Spazio. Rinviato per maltempo a domani il rientro del Discovery

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Spazio. Rinviato per maltempo a domani il rientro del Discovery

19 Aprile 2010

Le forze della natura hanno costretto la navicella Discovery a rinviare a domani il rientro sul nostro pianeta. Ma non si tratta della cenere vulcanica: a bloccare il rientro dello shuttle oggi in Florida dopo due settimane trascorse nello spazio sono state la pioggia e la nebbia che gravano su Cape Kennedy.

La Nasa ha giudicato troppo basso lo strato di nubi e rinviato a domani il rientro estendendo così a 15 giorni la missione del Discovery. Il percorso di atterraggio della navicella non sarà comunque influenzato dalla nube vulcanica, ha sottolineato la Nasa. La navicella può restare nello spazio senza problemi fino a mercoledì.

Se domani il ritorno a Cape Kennedy non fosse possibile (la finestra temporale è delle 7:33 locali) allora sarà scelto probabilmente il sito alternativo della Edwards Air Force Base in California, una soluzione sgradita alla Nasa perchè comporta il successivo trasporto dello shuttle dalla California alla Florida agganciato ad un Boeing 747. Il Discovery ha recapitato alla Stazione Spaziale Internazionale otto tonnellate di materiali usando il modulo di trasporto Leonardo.

La coincidenza con una missione Soyuz ha portato alla presenza contemporanea di 13 astronauti nello spazio comprese quattro donne (è la prima volta che quattro astronaute sono insieme in orbita, un record storico). Durante la missione sono state effettuate anche tre passeggiate spaziali per sostituire un serbatoio esterno contenente liquido raffreddante. La Nasa ha ancora a disposizione quest’anno tre missioni prima di inviare definitivamente le navicelle shuttle in pensione.

Per la prima volta in molti anni la Nasa non sarà in grado di inviare astronauti nello spazio. Una situazione vissuta con amarezza da molti dipendenti della Nasa. Gli americani dovranno dipendere per i prossimi anni dalle navicelle spaziali russe in attesa che sia sviluppato il nuovo programma spaziale annunciato pochi giorni fa dal presidente americano Barack Obama.