Squinzi, lo stallo politico riduce il PIL
13 Aprile 2013
di redazione
Torino – Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, è intervenuto oggi al Convegno Biennale della Piccola Industria. "Dopo il voto siamo a più di 50 giorni di inerzia totale, è rischioso e costoso", ha detto. "Grosso modo abbiamo contato di aver buttato un punto di Pil, con il peggior risultato che potessimo immaginare: la vittoria del non governo. E ora parlare di crescita è un miraggio".
"Nei numeri della crisi è nascosta tutta l’inadeguatezza di un sistema politico che strangola quelle creature che dice di amare e che dice di voler amministrare. Questi numeri sono il frutto del non governo, della mancanza di quel minimo di responsabilità da parte di tutti di sospendere le ormai più che ventennali ostilità e dare un governo al Paese in un momento così drammatico".
"Personalmente," ha concluso Squinzi, "mi sono stancato di cercare di capire e di comprendere questo gioco dell’oca in cui, tutti i giorni, torniamo alla casella di partenza. Confindustria chiede un governo, ma non un governo qualunque, tanto per assolversi la coscienza. Serve un governo di qualità, di alto profilo, di capacità politica elevata, che percepisca e sappia interpretare il momento drammatico del Paese. Un governo in grado e nelle condizioni di adottare gli opportuni provvedimenti, con al primo posto dell’agenda il lavoro e le imprese".