Sri Lanka. Il governo vuole offrire un’amnistia alle Tigri Tamil che si arrendono

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Sri Lanka. Il governo vuole offrire un’amnistia alle Tigri Tamil che si arrendono

03 Maggio 2009

Il governo dello Sri Lanka sarebbe pronto ad offrire una amnistia ai combattenti dell’esercito di liberazione delle Tigri Tamil (Ltte) che decidessero di arrendersi e consegnare le armi. Lo scrive il Colombo Page, giornale online cingalese.

Secondo l’organo di stampa, l’amnistia senza nessun processo è stata annunciata dal ministro per i Diritti umani di Colombo Mahinda Samarasinghe, secondo il quale la questione è stata discussa con il procuratore generale che ha preparato una bozza di regolamento.

L’amnistia senza processo, però, spiega il ministro, non riguarda i ribelli Tamil che sono stati condannati o sono sotto processo nei tribunali del Paese. Fra coloro a cui non spetta l’amnistia, figura anche Velupillai Prabhakaran, il capo storico del Ltte. Più di 3000 ribelli delle Tigri Tamil si sono arresi all’esercito dallo scorso gennaio. Anche le Nazioni Unite hanno chiesto all’esercito di considerare una amnistia generale per i ribelli che si siano arresi.

Ieri un precario ospedale da campo operante nella "zona di sicurezza" nel nord-est dello Sri Lanka dove è trincerato l’Esercito di liberazione delle Tigri Tamil (Ltte) insieme a decine di migliaia di civili, è stato bombardato dalle forze armate cingalesi, con un bilancio di 64 morti. Lo scrive l’agenzia Tamilnet, vicina alla guerriglia.

Ma il portavoce dell’esercito, generale Udaya Nanayakkara, ha categoricamente smentito oggi a Colombo la paternità di questo attacco. Secondo Tamilnet l’ospedale, l’unico della "zona di sicurezza", è stato raggiunto oggi in due fasi successive da proiettili di artiglieria che hanno investito pazienti e familiari causando 64 morti e 87 feriti.

L’agenzia sostiene infine, citando le dichiarazioni di un medico, che le forze armate per portare a termine l’operazione hanno utilizzato le coordinate dell’ospedale fornite alle autorità cingalesi dal Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a fini umanitari. Al riguardo il generale Nanayakkara ha dichiarato che "noi non abbiamo realizzato alcun bombardamento, ma abbiamo ascoltato forti esplosioni all’interno della ‘no fire zone’ che potrebbero essere dovute ad errori di tiro delle stesse Tigri Tamil".