
Stabilità, Quagliariello: “Ue conferma che è manovra in deficit”

17 Novembre 2015
di redazione
"Il parere della Commissione europea certifica ciò che sulla legge di stabilità noi diciamo da settimane: si tratta di una manovra in deficit che non affronta minimamente il nodo del taglio alla spesa pubblica, cerca di comprare crescita e consenso con nuovo debito e rinvia il pagamento della cambiale a un futuro molto prossimo nel quale le tasse che oggi vengono tagliate ci torneranno indietro con gli interessi. Anche rispetto all’abbattimento delle imposte sulla casa, fra le righe si capisce che il giudizio della UE sarebbe stato meno critico se la misura, certamente condivisibile, fosse stata dotata di adeguate coperture e non fosse sorretta da improbabili “pagherò’", afferma Gaetano Quagliariello.
"Mentre la discussione parlamentare sulla legge di stabilità è costellata da richieste di soldi per ulteriori misure di spesa – prosegue – con i colleghi Augello, Compagna e Giovanardi avevamo presentato otto proposte di tagli e spending review, riprese dal rapporto di Carlo Cottarelli, che avrebbero comportato secondo una stima prudenziale almeno due miliardi di risparmi strutturali annui e, seguendo gli ammonimenti di Raffaele Cantone, avrebbero aggredito sacche di statalismo clientelare prosciugando l’acqua di coltura nella quale alligna gran parte dei fenomeni di corruzione. A cominciare dalle società partecipate: le ultime rilevazioni le quotano al numero di undicimila, ma stranamente questo dato Istat sembra essere sfuggito alla solerte macchina degli hashtag di governo". In commissione i nostri emendamenti per strade diverse hanno raggiunto la medesima destinazione: il cestino. Li ripresenteremo in aula. Il governo – conclude Quagliariello – ha ancora tempo per darci delle risposte".