Stamina, Andolina si difende e racconta la sua versione su Desiree

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Stamina, Andolina si difende e racconta la sua versione su Desiree

30 Dicembre 2013

La Stampa pubblica una lettera del dottor Marino Andolina, pediatra e vicepresidente di Stamina Foundation, che sembra destinata ad alimentare le polemiche delle ultime ore. Dalla lettera, indirizzata ai responsabili che diedero il via libera alla sperimentazione di Stamina negli Ospediali Civili di Brescia, si evince la richiesta fatta da Andolini di insistere con la cura della piccola Desiree Larcher ("Finora avevo cercato di frenare nei limiti del possibile i pazienti con malattie anche gravi e curabili. Ora invece ho firmato cento prescrizioni per altrettanti pazienti"), spiegando che per ottenere i primi effetti sui pazienti occorreva attendere almeno un mese dal trattamento ("sarebbe doppiamente tragico che si dicesse che la bambina è morta dopo le staminali, che non possono dare vantaggi prima di un mese dall’iniezione"). Secondo la ricostruzione offerta da Andolini, la lettera sarebbe servita a favorire le cure della bambina e ad evitare crisi di rigetto, dopo che la dirigenza dell’Ospedale aveva rallentato l’iter facendo precedere nelle liste d’attesa da altri pazienti. La madre della bambina sembra voler confermare la versione del medico.