Strage Charleston, condannato Dylann Roof: sulla sua testa pende la pensa di morte

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Strage Charleston, condannato Dylann Roof: sulla sua testa pende la pensa di morte

16 Dicembre 2016

Dylan Roof, il giovane di 22 anni autore della strage nella chiesa di Charleston, in South Carolina, nel giugno del 2015, è stato giudicato colpevole di omicidio e crimine d’odio. Aveva ucciso nove afroamericani a colpi di arma da fuoco. E adessso rischia la pena di morte.

Alla lettura del verdetto il giovane, che si è sempre dichiarato colpevole, non ha mostrato alcuna emozione. I familiari delle vittime sono rimasti in silenzio, tenendosi per mano. Qualcuno ha anche pianto. I giurati hanno impiegato solo due ore di camera di consiglio per decidere. Erano ben trentatrè i capi di accusa in base ai quali Roof è stato condannato, con il suo gesto definito “crudele e calcolato”.

Il 17 giugno 2015 entrò armato di una pistola nella Mother Emanuel Church di Charleston dove si stava svolgendo un incontro di studio sulla Bibbia. Si era seduto in mezzo a un gruppo di fedeli, aveva finto di partecipare con loro per quasi un’ora, per poi aprire il fuoco e uccide nove fedeli. E anche per una nazione tragicamente “assuefatta” alle stragi con arma da fuoco, quella di Dylann Roof nella Emanuel African Methodist Episcopal Church rimarrà nella memoria come un evento a sé, per la sua ferocia.