Strage di Duisburg, c’è dietro il nuovo polo della coca?

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Strage di Duisburg, c’è dietro il nuovo polo della coca?

16 Agosto 2007

Sono in corso da ore le riunioni tra la polizia tedesca e quella italiana per tentare di stabilire uno schema d’azione comune, in grado di unire l’esperienza in materia degli italiani con l’efficenza e i mezzi della polizia germanica. Intanto San Luca si è svuotata dei cittadini, che si sono chiusi dentro casa per paura della ritorsione dei clan e la stampa tedesca lancia l’allarme “la mafia è da noi”.

La paura di un atto di vendetta in Calabria è tangibile, confermata anche dalle parole del ministro dell’Interno Giuliano Amato. I clan dei Nirta-Strangio e dei Vottari-Pelle-Romeo si trovano ad oggi di fronte ad un bivio di sangue, devono decidere come agire, se vendicarsi o meno.

Ma mentre sono in corso le indagini in Germania, spunta una nuova pista: il tema della vendetta per la faida delle uova sembra troppo riduttivo, così pare che le indagini ora si stiano muovendo verso l’individuazione di un nuovo “polo della cocaina” che avrebbe interessi in un terzo del mercato mondiale della polvere bianca. Si sta quindi parlando di un potere fortissimo e di difficile individuazione. Secondo il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso infatti, “siamo di fronte ad una organizzazione che ha assunto uno straordinario potere economico”.

Dalle prime ore di indagini frutto della collaborazione tra i vertici della polizia e quelli dei carabinieri spunta fuori il nome del possibile bersaglio primario della strage ferragostana in terra tedesca: si tratterebbe di Marco Marmo, venticinquenne appartenente al clan dei Vottari-Pelle-Romeo, coinvolto nell’attentato del Dicembre 2006 in cui fu ucciso Giovanni Nirta dell’omonimo clan. Marmo era arrivato a Duisburg pochi giorni fa e sarebbe stato seguito dai suoi killer partiti da San Luca.