Strage di Orlando: per Obama è “terrorismo interno” anche se Isis rivendica

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Strage di Orlando: per Obama è “terrorismo interno” anche se Isis rivendica

14 Giugno 2016

L’Isis rivendica l’attentato di Orlando in Florida ma per il presidente degli Usa Obama si tratta di “un esempio di estremismo interno”. Omar Mateen, l’uomo di origini afgane che ha ucciso 50 persone in un gay club nelle primissime ore di domenica, aveva anticipato la rivendicazione di Isis chiamando al telefono la polizia locale e si è scoperto che il padre postava video su YouTube inneggianti ai Talebani, oltre ad essere un predicatore antigay.

Ma per Obama Mateen ha aderito all’Isis “all’ultimo minuto”, né il presidente degli Stati Uniti ha citato la espressione “terrorismo islamico” a proposito dell’atto bestiale commesso da Mateen. Il quale, secondo le indagini, avrebbe frequentato Walt Disney World e siti d’incontri per omosessuali alla ricerca di bersagli da colpire. Casa Bianca e media maninstream continuano a dire che il massacro di Orlando è frutto dell'”odio”, della facilità con cui negli Usa si possono rimediare armi da guerra, paragonando la strage di Orlando a quella dello squilibrato che sparò in una chiesa afroamericana a Charleston, in South Carolina.

Ma un editoriale non firmato del “Wall Street Journal” critica Obama per la sua incapacità di ammettere che a motivare la strage di domenica è stata una ideologia di stampo fondamentalista; “alle vittime – scrive il quotidiano – importa poco sapere se l’Isis ha materialmente organizzato l’attacco o se lo ha semplicemente ispirato”. Le parole più vere pronunciate dal presidente, sostiene l’editoriale, è che la tragedia di Orlando “avrebbe potuto colpire una qualsiasi delle nostre comunità”.

Per questa ragione, e data l’entita’ della minaccia, il “Wall Street Journal” sposa l’uso sempre più massiccio di operazioni sotto copertura da parte dell’Fbi, tese a spronare i sospetti terroristi ad esporsi tramite l’organizzazione di attentati “artefatti” sul suolo Usa. Intanto da nuove notizie emerge che l’attentatore di Orlando frequentava locali gay ed era iscritto a diversi siti e applicazioni di incontri online fra uomini, ma la moglie di Mateen ha smentito la notizia.