Strage di Viareggio. Indagate 18 persone, il numero potrebbe crescere
21 Giugno 2010
di redazione
Diciotto persone sono indagate dalla Procura di Lucca nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009. Lo rende noto un comunicato della Procura.
"Gli approfondimenti investigativi continuano in molteplici direzioni – spiega la nota – nello sforzo di non lasciare inesplorato alcun elemento nella ricognizione delle cause di quella tragica vicenda e delle relative responsabilità, malgrado la notevole complessità del lavoro di acquisizione, anche all’estero, del necessario materiale probatorio, del suo controllo, della verifica dei diversi titoli di responsabilità (distribuiti anche nel tempo) e degli accertamenti tecnici da svolgere". La nota aggiunge che il numero degli indagati potrebbe crescere "in rapporto ai vari profili di colpa identificati".
L’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, oggi a margine della cerimonia per il 50/o anniversario di Ecm, azienda di tecnologie per la sicurezza ferroviaria di Serravalle Pistoiese (Pistoia), rispondendo ad una domanda sull’imminente anniversario della strage di Viareggio, il 29 giugno prossimo, e sulle anticipazioni di stampa su possibili avvisi di garanzia non esclude il suo coinvolgimento "visto che, ogni qualvolta nella storia ci sono state cose di questo genere, tutti quanti sono stati compresi negli avvisi di garanzia". "Molto serenamente li aspettiamo – ha aggiunto Moretti -, molto serenamente potremo a quel punto iniziare a discutere visto che fino ad oggi le nostre strutture non sono mai state interessate dalla magistratura in maniera diretta".
"Ho già detto altre volte – ha ricordato l’ad di Ferrovie dello Stato – che il disastro è stato molto grave. Quindi, è ragionevole pensare che la magistratura voglia approfondire qualsiasi cosa. Le norme impiantistiche sono molto complesse, quindi è ragionevole pensare che la magistratura voglia fare degli approfondimenti anche con avvisi di garanzia. In fondo – ha proseguito Moretti – stiamo parlando di quelle che sono le ipotesi di reato, quindi non i reati. Noi siamo tranquilli perché pensiamo di aver fatto le cose giuste nel rispetto delle norme europee, che, non bisogna dimenticarsi, esistono e quindi non si possono tralasciare. Abbiamo verificato anche dopo Viareggio una serie di cose sulle quali gli uffici hanno inviato recentemente i risultati che hanno coinvolto non tanto e solo i nostri uffici tecnici ma soprattutto docenti universitari illustri, che hanno fatto i calcoli. Per fortuna questa cosa può essere dimostrata sulla base di calcoli matematici".