Stragi del ’92. Mori ai giudici: “Lettere di Ciancimino false”

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Stragi del ’92. Mori ai giudici: “Lettere di Ciancimino false”

28 Settembre 2010

Massimo Ciancimino è in grado di modificare ad arte i documenti che attribuisce al padre per sostenere le sue tesi. È l’accusa che il generale Mario Mori, processato a Palermo per favoreggiamento alla mafia, lancia al superteste della Procura che ha deposto contro di lui indicandolo come protagonista della presunta trattativa tra Stato e mafia nel 1992.

Mori sta rendendo dichiarazioni spontanee davanti ai giudici e con l’ausilio di un ‘power point’ sta cercando di dimostrare le manipolazioni che Ciancimino avrebbe apportato a numerosi documenti.

In particolare Mori sta esaminando, mettendo in luce "incoerenze ortografiche" ed "evidenti manipolazioni", la lettera che si presume esser stata inviata da Vito Ciancimino a Silvio Berlusconi, e che Ciancimino junior ha consegnato ai pm. In sostanza, secondo Mori, Massimo Ciancimino avrebbe aggiunto a manoscritti del padre pezzi ulteriori, in questo modo creando un documento diverso.