Strasburgo: Parlamento europeo approva risoluzione su propaganda russa anti-Ue
23 Novembre 2016
ll Parlamento Europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo ha approvato oggi una risoluzione che “invita gli Stati membri a sviluppare meccanismi coordinati di comunicazione strategica per contrastare la disinformazione e la propaganda, mirati a portare alla luce le minacce ibride” e invita l’ Alto Rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri, Federica Mogherini, e il Consiglio europeo a “contribuire finanziariamente alla realizzazione delle raccomandazioni dello studio di fattibilità su ‘Iniziative mediatiche in lingua russa nei Paesi del vicinato orientale e oltre’, condotto dall’European Endowment for Democracy del 2015”.
L’ Europa dunque prende oggi una dura posizione nei confronti della propaganda russa tacciandola “di seminare il dubbio, dividere gli Stati membri, paralizzare il processo decisionale, screditare le istituzioni dell’UE ed (…) erodere le argomentazioni europee basate sui valori democratici, sui diritti umani e lo Stato di diritto “ oltre poi a comparla alle pressioni esercitate sull’Unione europea dai gruppi terroristi islamici.
Il governo russo – si legge poi nella risoluzione – “impiega in modo aggressivo una vasta gamma di strumenti, come think tank e fondazioni (per esempio Russkiy Mir), autorità speciali (Rossotrudnichestvo), stazioni televisive multilingue (come Rt), pseudo agenzie di stampa e servizi multimediali (per esempio Sputnik), gruppi sociali e religiosi transfrontalieri, perché il regime intende presentare se stesso come il solo difensore dei valori tradizionali cristiani, usa i social media e troll su Internet per mettere in dubbio i valori democratici, dividere l’Europa, e creare la percezione che ci siano Stati falliti nel vicinato orientale”
Putin risponde alle gravi accuse contro i mezzi di comunicazione russi dichiarando ai giornalisti russi “Se venisse presa questa decisione, vorrebbe dire che staremmo assistendo a una chiara tendenza al degrado, nel senso politico di questa parola, della nozione di democrazia nella società occidentale”- e aggiunge- “spero davvero che prevalga il buon senso e che non si concretizzi nessuna restrizione”.