Stupro di Capodanno. La vittima dichiara: “Mai stata consenziente”

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Stupro di Capodanno. La vittima dichiara: “Mai stata consenziente”

01 Aprile 2009

“Quella sera sono andata alla fiera di Roma per divertirmi. Poi ho conosciuto, sulla pista, questo ragazzo. Abbiamo ballato, però niente di che, solo cinque minuti. Dopo mi sono allontanata con lui perchè è venuto da me un mio amico e mi ha chiesto se potevo procurargli delle sostanze stupefacenti e mi sono allontanata con Davide Franceschini, l’aggressore. Non sono mai stata consenziente, mi sono diretta con lui nel bagno chimico per prendere quella cosa. Là, lui ci ha provato e io mi sono rifiutata. Non è stato un rapporto consenziente”. Questo il racconto che la ragazza vittima della violenza di Capodanno a Roma ha rilasciato questa mattina al programma televisivo “Mattino cinque”.

Il legale della vittima, Fabrizio Federici, ha poi spiegato che il rapporto sessuale completo in realtà non c’è mai stato ma c’è stata una violenza sessuale, che è stata poi definita stupro in senso lato. La ragazza, ha proseguito il legale, è stata brutalizzata e le sono state provocate gravissime lesioni alle parti intime. La violenza rientra quindi nell’ambito della sfera sessuale.

“Se ci fosse stato un rapporto consenziente non sarei stata presa per il collo – ha proseguito la vittima – Io sono arrivata all’ospedale che avevo lividi sul collo; lui quasi mi strangolava. Come si può dire che il rapporto all’inizio poteva essere consenziente se lui mi teneva per il collo, mi dava dei pugni. Con le ginocchia cercava di allargarmi le gambe. Ho subito un intervento chirurgico molto delicato nella zona genitale”.

Ha poi precisato la ragazza: “Da quello che mi hanno raccontato io sono stata trovata seminuda, perchè quella sera dopo il momento dell’aggressione non ricordo come sia stata ritrovata. Feci la mia prima dichiarazione in stato di shock. La seconda volta venni interrogata appena uscita dalla sala operatoria, sotto effetto dell’anestesia e sotto morfina, e anche in quel caso non ricordo cosa ho dichiarato. Poi, con gli aiuti degli psicologi, sono riuscita a ricostruire il fatto. Sono stata trovata senza biancheria intima, senza niente”.

La vittima, rotto il muro delle emozioni, ha poi dichiarato: “Lui ha tentato di violentarmi. Ricordo le parole che mi diceva. Tutti dicono che le ragazze devono confessare i fatti che succedono, ma adesso io capisco perchè molte ragazze non denunciano i fatti perchè alla fine si vergognano”.

La ragazza si è poi scagliata contro la campagna mediatica di cui è oggetto: “Sono passata da una violenza che ho subito, sono stata male, e adesso non è giusto ritrovarmi anche processata dai giornali. Sono venuta qui per battermi e per dire alla ragazze che si devono fare forza, non si devono vergognare, come sta succedendo a me, tutti mi dicono: Ci sei andata, tu eri consenziente e poi ci hai ripensato”.

Riflette poi sull’impatto che ha avuto il tentato stupro nel rapporto con il suo attuale ragazzo: “Quando sono uscita dall’ospedale lui voleva venire a trovarmi a casa ma io non l’ho mai fatto venire , sentivo un rifiuto nei suoi confronti, invece lui ha continuato a seguirmi. Adesso ho anche paura del buio”.

Infine, pensa al futuro: “Ho cambiato lavoro, prima facevo la barista ma ora non riesco più a lavorare nei bar. Nel bar del paese dove lavoravo mi conoscono tutti e la gente mi chiede come sto, cosa faccio. Ho paura del mio futuro. Questi sono fatti che ti segnano. E poi ho paura del futuro perchè le cose che stanno scrivendo sui giornale mi creano tipo un’etichetta, secondo me. Un’etichetta che io non ho mai avuto perchè da quando avevo 17 anni ho sempre lavorato, sono sempre stata una brava ragazza”.