Stupro di Capodanno. L’aggressore torna in carcere
17 Marzo 2009
di redazione
Davide Franceschini, 22 anni, è il giovane che la sera di Capodanno ha stuprato una ragazza durante una festa alla Fiera di Roma. Lunedì scorso è tornato in carcere grazie al decreto legge anti-stupri approvato dal governo un paio di settimane fa.
Nei confronti del giovane il pm Vincenzo Barba, che nei mesi scorsi aveva chiesto e ottenuto per lui gli arresti domiciliari, in seguito al decreto e ad una circolare del procuratore di Roma Giovanni Ferrara, ha chiesto l’aggravamento della misura con la detenzione in carcere. Il gip Guglielmo Muntoni ha ordinato l’esecuzione della misura e Franceschini è tornato questa sera dietro le sbarre.
Dopo le polemiche suscitate dalla scarcerazione di Franceschini, il varo della misura era stato accolto dalla procura di Roma in una circolare che il procuratore Ferrara aveva inviato a tutti i sostituti ricordando loro che la custodia cautelare in carcere è ora diventata obbligatoria proprio per effetto del decreto governativo.
Il decreto fino a ora non era stato applicato alle indagini e ai processi in corso per una mancanza di una norma transitoria che aveva portato il procuratore Ferrara a redigere la circolare. In base al decreto rischiano di finire in carcere non solo chi ha ottenuto gli arresti domiciliari perché accusato di violenza sessuale, ma anche chi si trova nella fase processuale di appello.