Su “Ombrina Mare” Mucchetti spacca il Pd

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Su “Ombrina Mare” Mucchetti spacca il Pd

20 Settembre 2013

"Gli investitori esteri in Italia temono l’incertezza del diritto e delle procedure", scrive il senatore Massimo Mucchetti in una lettera indirizzata al Corriere della Sera di oggi. "Una cartina di tornasole. La Medoil Gas ha tutte le autorizzazioni per estrarre gas dal giacimento offshore Ombrina a 5 chilometri dalla costa teatina".

"Ma il ministero dell’Ambiente," prosegue Mucchetti, "temendo la reazione dei comitati di protesta abruzzesi, non firma: dopo il Via (valutazione di impatto ambientale) vorrebbe ora introdurre l’Aia (autorizzazione ambientale integrata). Stiamo perdendo tempo in attesa delle elezioni regionali? Se vogliamo regole più strigenti, purché sempre nel quadro della scienza, fissiamole una volta per tutte. E per tutti".

Che Mucchetti sia rimasto un eretico non solo del giornalismo italiano ma anche nel Pd, il partito con cui è stato eletto senatore (oggi ricopre la carica di presidente della Commissione industria), lo dimostra questa domanda fatta sul Corsera al leader del Pd che verrà. Su Ombrina, infatti, Mucchetti spacca il partito.

Da una parte chi, come lui, mette in discussione il pensiero unico sulla questione energetica (scagliandosi contro i "170 miliardi di euro" di aiuti statali alle rinnovabili negli ultimi 20 anni), senza timore di dire che la soluzione per l’Italia è il mix dell’approvvigionamento (le fonti fossili non spariranno in futuro, ma senza investimenti esteri l’Italia rischia di restare tagliata fuori dal grande gioco), dall’altra la nutrita pattuglia piddina che ha oggi il suo più autorevole esponente nel ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando.

Sostenitore dell’Aia, Orlando e convinto che nella vicenda di Ombrina Mare "tutti i soggetti sociali, le istituzioni, le comunità abruzzesi sono contrarissime all’intervento", come ha scritto su L’Espresso. Con lui, in Abruzzo, l’onorevole Giovanni Legnini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e l’ala "green" del partito: dagli ideologi della soft economy ai radicali ambientalisti che civettano con sinistra e grillini, cinghia di trasmissione parlamentare dei NoTriv, i movimenti contro le trivellazioni offshore.

Dunque il Pd si avvia verso l’Assemblea e il Congresso non solo diviso sulle regole per la politica o sulle questioni identitarie, ma anche e soprattutto su quelle economiche, gli investimenti esteri, i modelli energetici, il rapporto con i territori. Come risponderanno i "big" e candidati alla Segreteria del partito, da Renzi a Cuperlo, alle domande di Mucchetti? Qual è la loro idea di sviluppo per l’Italia? E quale delle due anime prevarrà nella vicenda Ombrina Mare?