Su Tedesco il Pdl è garantista ma c’è del marcio nella Sanità pugliese
30 Marzo 2011
di A.R.
Il relatore in Giunta per le immunità di Palazzo Madama Alberto Balboni (Pdl) ha escluso il fumus persecutionis nei confronti del senatore Alberto Tedesco, ma è contrario all’autorizzazione all’arresto così come chiede il Gip di Bari De Benedictis nei suoi confronti nell’ambito dell’inchiesta sul malaffare nella sanità in Puglia. ”Ho escluso la presenza di un fumus persecutionis – ha spiegato Balboni – ma sulle accuse mosse a Tedesco ho ritenuto, in coscienza, di escludere che si sia in presenza di reati di straordinaria gravità e che ci siano esigenze cautelari di eccezionale rilevanza”. Pochi giorni fa l’ex assessore alla Sanità pugliese Tedesco aveva espresso la sua volontà di chiedere al Senato di pronunciarsi in favore dell’autorizzazione all’arresto, sostenendo di essere arrivato a una simile decisione con l’intento di dimostrare la sua estraneità ai capi d’imputazione senza lasciare dubbi sulla vicenda. La proposta del relatore Balboni sarà discussa martedì prossimo e votata al più tardi mercoledì 6 aprile. Il Pd, nel frattempo, ha ritirato la proposta di attendere la decisione del Tribunale del riesame, ma sulla relazione deve ancora decidere come votare. "Non siamo né a favore né contro, ma credo che ci sarà una posizione comune del Pd" nella Giunta delle autorizzazioni sul caso Tedesco, ha detto il capogruppo dei democratici in Giunta, Francesco Sanna, al termine della riunione. Alla domanda dei giornalisti se vi sia un vincolo di gruppo, Sanna ha replicato che "come non c’è un vincolo per i giudici non c’è alcun vincolo per i senatori-giudici di fronte a un provvedimento che riguarda la libertà personale". Un voto secondo coscienza, quindi, a seguito del quale la parola passerà all’aula di Palazzo Madama per la decisione finale.
“Siamo garantisti per convinzione profonda e non, come altri, ad intermittenza a seconda delle convenienze. Nella consapevolezza che per costante giurisprudenza parlamentare l’arresto di un parlamentare, pur in assenza di ‘fumus persecutionis’, può essere autorizzato soltanto in presenza di reati di straordinaria gravità e di eccezionali esigenze cautelari che, come rilevato dal relatore di maggioranza senatore Balboni, nella presente fattispecie mancano, il Pdl non voterà per l’autorizzazione alla esecuzione della misura cautelare proposta a carico del senatore Tedesco”. Il Pdl del Senato mette nero su bianco la posizione che adotterà nella Giunta per le immunità e in Aula sull’ ex senatore alla Sanità in Puglia che si è autosospeso dal Pd. Il documento è anche un atto di accusa al sistema sanitario in Puglia e alla gestione Vendola. “Alla nostra coscienza ripugna – è scritto nel documento – solo il pensiero di poter autorizzare la limitazione delle libertà personali per calcolo politico. Ciò non può esimerci però dal denunziare come dalla lettura degli atti emerga lo spaccato di un sistema sanitario pugliese profondamente distorto, praticamente marcio di fronte al quale i referenti politici, uomini e partiti della maggioranza di sinistra e in primis colui che tutti li rappresenta, il Presidente della Regione Vendola, continuano a far finta di niente”. “Ciò non è possibile in quanto, se sulla sussistenza di responsabilità penali è bene che la magistratura si esprima dopo un regolare processo, la responsabilità politica è invece – sostiene il Pdl del SEnato – già da ora certa e tutta a loro carico, come emerge inconfutabilmente dalla lettura dell’ordinanza del gip che evidenzia come i vertici politico-amministrativi della Regione Puglia fossero perfettamente a conoscenza e approvassero il sistema creato e gestito dall’assessore Tedesco”.