Sud Africa: minatori intrappolati risalgono in superficie
04 Ottobre 2007
di redazione
Stanno
risalendo lentamente alla superficie, a piccoli gruppi, i 3.200 minatori
rimasti intrappolati da ieri a oltre 2.000 metri di profondità in una miniera
d’oro del Sudafrica.
I lavoratori riemergono alla superficie incolumi, ma
visibilmente provati. Alcuni salutano alzando il pollice i compagni e i
familiari in angosciosa attesa da ore.
I minatori si sono ritrovati intrappolati a 2.150 metri di profondità nella
miniera di Elandsrand, nei pressi di Carletonville (100 km circa a sud ovest di
Johannesburg) ieri verso le 10:00, quando una conduttura idrica si è spezzata e
precipitando ha tranciato i cavi elettrici del pozzo principale, rendendo
inutilizzabile il sistema di risalita tradizionale, secondo quanto ha detto
Graham Briggs, direttore della miniera del gruppo Harmony Gold, quinto
produttore d’oro al mondo.
“Di colpo, si sono spente tutte le luci”, ha raccontato David
Mokqosi, uno dei primi minatori a essere riportato alla superficie.
“Abbiamo cantato e discusso, per passare il tempo”, ha detto un suo
compagno, Serame Mnisi, agguantando un panino preparato dai soccorritori, prima
di recarsi alla visita medica e poi a casa. Per recuperare tutti i lavoratori,
sono stati allestiti tre montacarichi, ciascuno in grado di portare 25 persone
alla volta.
L’operazione, iniziata oggi verso l’una di notte, dovrebbe durare in tutto 12 o
13 ore. L’incidente, benché non abbia avuto feriti, ha riproposto gli
interrogativi sulle condizioni di sicurezza di questa come di altre miniere
sudafricane, giudicate gravemente carenti dai sindacati.