Sud Sudan, bagno di sangue. Il rischio adesso è guerra civile
18 Dicembre 2013
di redazione
E’ strage in Sud Sudan, nella città di Juba sarebbero state uccise 5o0 persone e altre 800 ferite. Lo dicono le Nazioni Unite citando fonti locali. Il massacro sarebbe frutto degli scontri all’interno del Movimento per la liberazione popolare del Sudan (SPLM), tra le guardie presidenziali dell’attuale presidente Kiir e le milizie di etnia Nuer del suo ex Machar, che nei giorni scorsi ha tentato un colpo di Stato dopo essere stato rimosso dal suo incarico nei mesi scorsi. Mentre le ambasciate evacuano illoro personale, sarebbero 20 mila le persone che hanno cercato rifugio nella sede Onu di Juba. Secondo altre fonti, in realtà non ci sarebbe stato alcun tentativo di colpo di stato ma una serie di boatos su arresti ordinati da Kiir che hanno portato gli oppositori ad alzare la voce sulla "democraticità" del governo al potere. Il rischio è che lo scontro politico degeneri in una guerra civile tra etnie che potrebbe fare decine di migliaia di morti. Il sud Sudan, che ha raggiunto di recente l’indipendenza, è un paese ricco di materi prime ma politicamente e istituzionalmente debole.