Sud Sudan, il rischio è guerra etnica tra dinka e nuer

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Sud Sudan, il rischio è guerra etnica tra dinka e nuer

25 Dicembre 2013

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato l’invio di nuovi 5.000 caschi blu nel Sud Sudan, come aveva chiesto il segretario generale Ban Ki-Moon. Con la risoluzione Onu, il contingente di peacekeeping nel paese africano diventa quindi di 12.500 militari e oltre 1300 poliziotti. "Nulla può giustificare la violenza di questa giovane nazione", ha detto BKM dopo il voto chiedendo alle forze politiche locali di sedersi al tavolo del dialogo per evitare che la crisi si trasformi in una guerra su base etnica tra dinka e nuer. "Non c’è soluzione militare per questa crisi", ha aggiunto il segretario generale. Nelle ultime settimane, in Sud Sudan si contano decine di migliaia di sfollati. Secondo il capo della missione umanitaria Onu, "Non c’è alcun dubbio per me, il bilancio è di migliaia di morti". La risoluzione del Consiglio di Sicurezza arriva dopo la strage nella città di Juba dove sarebbero state uccise 5o0 persone e altre 800 ferite. La missione dovrà calmare le acque nella scena politica del Sud Sudan, giovane ‘democrazia’ dove si fronteggiano le guardie presidenziali dell’attuale presidente Kiir e le milizie del suo ex Machar, che nei giorni scorsi avrebbe tentato un colpo di Stato dopo essere stato rimosso dal suo incarico nei mesi scorsi. Il rischio è che lo scontro politico degeneri in una guerra civile tra etnie che potrebbe fare decine di migliaia di morti. Il sud Sudan, che ha raggiunto di recente l’indipendenza, è un paese ricco di materi prime ma politicamente e istituzionalmente debole.