Sudan. Due leader ribelli si consegnano a Corte Penale Internazionale

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Sudan. Due leader ribelli si consegnano a Corte Penale Internazionale

16 Giugno 2010

Due leader dei ribelli sudanesi si sono consegnati alla Corte Penale Internazionale dell’Aia, che li aveva incriminati nell’agosto 2009. Lo afferma il sito di al-Arabiya, citando un comunicato della stessa Corte.

"Abdullah Banda Abakaer Nourain e Saleh Mohamed Jerbo Jamus, entrambi sospettati di aver commesso crimini di guerra nella provincia del Darfur, sono arrivati volontariamente questa mattina alla Corte Penale internazionale", vi si afferma. Secondo il documento, inoltre, la prima comparsa dei due davanti al tribunale è prevista per giovedì mattina. I sospetti devono far fronte a tre capi d’accusa per i fatti verificatisi durante un attacco alla base di Haskanita della missione di pace dell’Unione Africana in Sudan (AMIS), nel settembre 2007.

Durante l’attacco, 12 appartenenti alle forze di pace AMIS rimasero uccisi. A compiere l’assalto, secondo la Corte, circa mille ribelli appartenenti ai gruppi Sudanese Liberation Army-Unity e Justice and Equality Movement. Durante l’attacco i guerriglieri distrussero anche le strutture della base e si impadronirono di armi, veicoli, denaro, uniformi e altri oggetti, tra cui computer e cellulari. Su queste basi la Corte ha ritenuto di poter incriminare Jerbo, che comandava gli uomini della Sudanese Liberation Army e Banda, a capo dei guerriglieri del JEM, per omicidio, attacco intenzionale alle forze di pace e saccheggio. Non è invece stato possibile accusare degli omicidi il capo ribelle Bahar Idriss Abu Garda, per insufficienza di prove.

Il procedimento contro i due ribelli è il quarto riguardante il Darfur di fronte alla CPI. Un mandato d’arresto internazionale per crimini di guerra è stato emesso anche per il presidente sudanese Omar al-Bashir, l’ex-ministro Ahmed Haroun e il comandante di milizie Ali Kosheib.