Sulla sanità, il centro-destra pugliese sceglie la collaborazione istituzionale
28 Ottobre 2011
di M. C.
È successo proprio quello che nessuno si sarebbe mai aspettato: Nichi Vendola e Rocco Palese, i due sfidanti che hanno infiammato la campagna elettorale del 2010, hanno deposto le armi, lavorando insieme per il bene della Puglia. Questo è il risultato più sorprendente dell’incontro con i capigruppo di maggioranza e opposizione organizzato, ieri, dal Governatore pugliese: al centro del tavolo il destino degli oltre mille operatori sanitari con il posto di lavoro a rischio. L’emergenza aveva spinto Vendola a convocare la riunione con le diverse anime del consiglio regionale, confidando nel rispetto istituzionale della destra regionale e nel legame con il territorio dei consiglieri.
Uscire dall’empasse sembrava un’impresa impossibile, i paletti del “Piano di rientro” e di altre, innumerevoli, disposizioni statali e regionali sembravano difficili da superare. Vendola e Fiore avevano intenzione di proporre una legge regionale che limitasse la carenza di medici e infermieri, ma ad incontro concluso la decisione è stata un’altra, firmata Rocco Palese: con una delibera di giunta che stanzi un paio di milioni di euro, utili per coprire le spese da qui al 31 dicembre, il comparto sanitario pugliese è salvo; dal primo gennaio 2012, poi, il pensionamento di 236 operatori sul tutto il territorio regionale permetterà di spalmare le risorse del budget riservato al personale sanitario, senza alterare gli equilibri di bilancio.
La felice collaborazione tra destra e sinistra è, indubbiamente, una bella notizia. Abbandonate le perfide armi dialettiche, i politici pugliesi hanno dato un forte segno di responsabilità: in un momento di crisi, con un’emergenza alle porte, la voglia di collaborazione mostrata da Palese ha permesso che i 1.300 precari della sanità pugliese tirassero un sospiro di sollievo e che fosse scongiurata la chiusura del Policlinico di Foggia, polo sanitario centrale della Capitanata.
L’opposizione “responsabile e propositiva” continua a lavorare – sostiene Palese – “nel solco di quel positivo clima di confronto e collaborazione istituzionale nel bene della Puglia, in atto ormai da mesi tra il ministro Fitto e il Presidente Vendola e che già ha portato benefici enormi per i cittadini pugliesi”. L’opposizione regionale si sarebbe potuta limitare ad impugnare la matita blu per sottolineare gli errori della Giunta, continua Palese, “ma siccome sono gli incolpevoli cittadini a pagare il prezzo più alto abbiamo confermato anche oggi di essere un’opposizione costruttiva”. Non chiamatelo, però, assessore dell’Armonia: Palese assicura che “le contese politiche restano” e che, a suo avviso, “la prima e la seconda giunta Vendola abbiano tradito le aspettative sulla sanità” ma ribadisce, ammiccando, che quando gli si chiede un contributo lo fornisce volentieri.
Il clima pugliese è in controtendenza rispetto a ciò che accade nei palazzi romani, dove l’opposizione non rinuncia al “gioco delle parti” pur quando sarebbe auspicabile una collaborazione costruttiva fuori dal ring. Secondo Palese “è il centrosinistra che sbaglia a Roma” perché non sarebbe sbagliato se esercitasse quel ruolo che il centrodestra esercita proprio nella regione del leader di Sel. “Non si tratta di far fare un passo indietro alla legittima contesa politica – sottolinea – c’è solo da far compiere un passo avanti alla collaborazione istituzionale”.