Sulle riforme Napolitano chiede una “conclusione costruttiva”
08 Luglio 2014
di redazione
Il presidente Napolitano difende la sua scelta di non intervenire o pronunciarsi sulle riforme costituzionali e della legge elettorale che impegna commissioni e parlamento. "Penso che sia stato e sia giusto per il Presidente della Repubblica non pronunciarsi sui termini delle scelte in discussione al Senato per quel che riguarda, in particolare, il superamento del bicameralismo paritario". Dall’altra parte però il capo dello stato rivendica il suo aver chiesto fin dal primo mandato di modificare la seconda parte della Costituzione, in particolare proprio il superamento del bicameralismo paritario. "Il tema è stato oggetto di serio esame da parte della Commissione per le Riforme presieduta dall’allora Ministro Quagliariello, dalle cui conclusioni ha tratto stimolo il progetto del governo. Merita apprezzamento l’ampia apertura del dibattito su quest’ultimo punto, notevolmente prolungatosi rispetto agli annunci iniziali; e merita apprezzamento l’impegno intensissimo dispiegato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, anche attraverso larghe audizioni e sfociato in una ricca messe di emendamenti da parte dei relatori", dice il presidente. Ora, fa capire Napolitano, bisognerà arrivare a una "conclusione costruttiva".