Sull’immigrazione Renzi lo sfottono tutti, da Salvini a Pisapia

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Sull’immigrazione Renzi lo sfottono tutti, da Salvini a Pisapia

09 Luglio 2017

In giro c’è grande stupore dopo le ultime esternazioni di Matteo Renzi in tema di immigrazione. Prima è sbucato “l’aiutiamoli a casa loro“, frutto di un’anticipazione del nuovo libro di Matteo, concetto ribadito dal diretto interessato in diretta al Tg2. Un cavallo di battaglia della destra che Renzi copia impunemente. Tutto questo mentre il suo partito, il Pd, in parlamento, porta avanti la battaglia sullo ius soli, la cittadinanza agli immigrati. Intendiamoci allora: sono cittadini italiani o bisogna aiutarli a casa loro? Il cortocircuito renziano innesca una valanga di sfottò, da Salvini a Pisapia. Renzi fa le fotocopie al Centrodestra, Renzi lepenista di sinistra, ma soprattutto Renzi in confusione.

Sono due gli errori che Pisapia rimprovera a Renzi: il trattato di Dublino e la missione Triton, “per cui l’Italia è l’unico porto in cui far approdare le barche dei migranti, un accordo di cui nessuno sapeva”. Pisapia si ricollega a quanto già dichiarato nei giorni scorsi dall’ex ministro degli esteri Emma Bonino per cui sarebbe stato il governo Renzi a sottoscrivere l’accordo per l’accoglienza italiana nel 2014. Ma come, l’accordo l’abbiamo fatto noi e adesso Renzi se ne esce dicendo – tenetevi forte – che se l’Europa non ci aiuterà sui migranti noi non pagheremo più Bruxelles? E allora Renzi e Alfano l’accordo perché l’hanno fatto? Stessa capriola sugli accordi di Dublino, che regolano invece la permanenza dei migranti nel Paese che li accoglie. Accordi che l’Italia avrebbe dovuto far modificare, come ha sempre detto Alfano da ministro dell’interno, ma che fino a questo momento sono rimasti identici. 

Ci si stupisce un po’ meno davanti alle contraddizioni renziane se pensiamo alla situazione politica attuale: Matteo si è indebolito, dopo aver perso il referendum e tanti comuni italiani è pronto a tutto, anche a scopiazzare i leader suoi avversari, pur di ottenere un pugno di voti in più. Magari mentre Gentiloni, lontano dai riflettori del G20, prova a negoziare un altro giro di “debito in cambio di migranti” con Bruxelles. Prima di firmare eventuali nuovi accordi, però, sarebbe bene rendere pubblici i documenti di cui ha parlato Bonino. E in attesa di capirci qualcosa, una cosa si può dire su Renzi: l’ex premier sull’immigrazione è entrato in confusione ed è per questo che sta cercando di confondere anche gli italiani.