Sussidiarietà, l’Abruzzo istituisce una Commissione regionale
24 Maggio 2012
di I. M.
Sussidiarietà, intesa come principio cardine e strumento innovativo in grado di valorizzare l’apporto di cittadini e formazioni sociali al conseguimento di un’azione amministrativa efficace, efficiente, equa e democratica. Centrale sul piano comunitario, successivamente recepito da singoli ordinamenti statali e realtà locali, foriero di stimoli positivi, di democrazia e partecipazione, esalta la società civile rispetto allo stato e la responsività dei singoli cittadini ai bisogni della collettività, presupponendo un sostegno da parte delle istituzioni statali solo laddove si configuri come necessario.
La Regione Abruzzo ha dimostrato di attribuire grande rilevanza alla sussidiarietà ed ai benefici che produce in termini di incremento e miglioramento qualitativo sei servizi, istituendo una Commissione ad hoc per l’elaborazione di progetti e proposte in materia e responsabilizzando le coscienze con lo stimolo che ognuno contribuisce attivamente – col proprio apporto – al miglioramento del benessere sociale. Attività produttive e no profit, servizi di pubblica utilità, educazione e formazione, lavoro, sanità e servizi alla persona: questi gli ambiti operativi della neonata Commissione composta da cinque professionisti.
L’inizio del cammino verso un nuovo modello di sviluppo in Europa, vista la debolezza del Modello sociale, legato a debiti pubblici e di tassi elevati di disoccupazione giovanile, questo l’obiettivo. “Al giorno d’oggi – spiega il governatore Gianni Chiodi – abbiamo bisogno di un nuovo modello che tenga conto dei bisogni collettivi. Occorre rifiutare la logica dello statalismo, introdurre il principio della responsabilità personale ed in qualche modo dare risposta all’antipolitica. Intendiamo la sussidiarietà come principio-valore per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo della regione. Il principio di sussidiarietà esalta il valore delle famiglie, associazioni, gruppi strutturati e dei cittadini stessi nello svolgimento di funzioni sociali. La famiglia, su cui del resto è fondata la nostra civiltà, resta al centro".
Combattere l’antipolitica, insomma, fornendo risposte concrete ai bisogni dei cittadini nel modo più efficiente e democratico possibile. L’Abruzzo virtuoso si pone ancora una volta come esempio per il paese; dopo il risanamento della sanità, l’avanzo di 61 milioni di euro da investire in tecnologia e professionalità, la riduzione del debito pubblico del 14%, la regione è pronta a dotarsi di ulteriori strumenti per garantite un miglioramento del livello di benessere collettivo e riavvicinare i cittadini alla politica.