Sversamento greggio: abitanti Genova protestano con mascherine

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Sversamento greggio: abitanti Genova protestano con mascherine

21 Aprile 2016

Non si placano le polemiche a Fegino, il quartiere di Genova dove domenica scorsa si è verificata una fuoriuscita di greggio. Gli abitanti del paese ieri sono scesi in piazza per protestare, dopo lo sversamento che si è verificato domenica scorsa presso la raffineria IPLOM. “Siamo qui, siamo vigili e seguiamo passo passo questi lavori,” ha detto Mauro Zelaschi del Comitato dei cittadini di Fegino. “Ci stupisce che ci siano ancora tutte queste pozze di petrolio sul rio, che si infiltrano nel terreno”.

I cittadini sono imbufaliti dalla decisione del Comune che in piena emergenza petrolio, il prossimo 26 aprile ascolterà i vertici di IPLOM ma non i rappresentanti del comitato. “Ci hanno detto che, essendo il nostro un comitato spontaneo, non siamo un soggetto legittimato a parlare”, dicono gli abitanti del paese. “Questo è incredibile, perché noi siamo liberi cittadini e come tali vogliamo essere rispettati e vogliamo poter far sentire la nostra voce”.

“Stiamo manifestando perché non hanno ancora iniziato la bonifica, quindi stiamo vivendo 24 ore su 24 con la puzza sotto il naso e abbiamo i primi segnali di disagio, come narici che bruciano, persone che si sentono male, bambini chiusi in casa. Ora basta”, hanno protestato. “Dopo questo disastro ecologico non ci sentiamo tutelati dalle istituzioni. Chiediamo che ci sia un intervento immediato per ripristinare l’alveo del fiume e togliere tutto ciò che causa questo terribile odore che, tra l’altro, causa problemi alla gola”.

Intanto dal Comune di Genova fanno sapere che “proseguono gli interventi per impedire il deflusso a mare del petrolio sversato nei torrenti Fegino e Polcevera. La situazione è costantemente monitorata da parte della Protezione civile del Comune e delle altre istituzioni impegnate”.  La manifestazione ha raggiunto i cancelli della IPLOM, con tanti cittadini che si sono coperti il viso con delle mascherine per proteggersi dalle esalazioni. Insieme ai cittadini, il consigliere regionale di Rete a sinistra, Gianni Pastorino, il presidente di Legambiente Liguria e la presidente del Municipio.

La IPLOM ha predisposto un piano operativo con indicazioni di mezzi e operazioni per rimuovere il prodotto sversato dall’oleodotto ancora presente. L’obiettivo è arrivare a raccogliere fino a 2200 tonnellate di emulsione di acqua più idrocarburi entro venerdì (a oggi sono state raccolte 570 tonnellate). Si lavora anche a realizzare un deposito temporaneo di rifiuti all’interno del deposito Iplom di Fegino e su altri importanti aspetti tecnici.