Svizzera, “Donna: non le stringiamo la mano”. Vengono esonerati dal gesto due allievi musulmani
06 Aprile 2016
E’ recente e già avvolta nelle polemiche la notizia di due allievi musulmani di una scuola di Therwill (Basilea-Campagna) che sono stati autorizzati a non stringere la mano alla maestra dal dirigente scolastico.
Secondo quanto riportato da un quotidiano svizzero si tratta di due fratelli siriani di quattordici e quindici anni che si erano rifiutati di dare la mano alla loro insegnate. Quello di stringere la mano è, infatti, una pratica in vigore nella scuola. I due studenti, cresciuti in Svizzera, vogliono comunque tenere conto del fatto che secondo un certo insegnamento islamico un uomo non può toccare una donna che non sia la moglie.
All’episodio e all’accondiscendenza del preside ha reagito immediatamente il ministro della giustizia che ha detto: “Non è così che mi immagino l’integrazione. Non possiamo accettare questo in nome della libertà di credo. La stretta di mano è parte della nostra cultura”.
La scelta della scuola non è piaciuta neanche all’associazione degli insegnati. Tant’è vero che, citata da una agenzia di stampa, ha detto: si tratta di una rottura con la tradizione e di una discriminazione delle donne.
E’ stata allora intervistata una insegnate musulmana di un altro liceo che ha voluto puntualizzare come il rifiuto di stringere la mano non abbia nulla a che vedere con l’islam. Si tratta semplicemente di una “moda neo-islamica” da non tollerare.