L’Adriatico deve puntare sulla programmazione di Europa 2020 per potenziare il proprio sistema intermodale dei trasporti. Lo dice Paolo Tancredi, senatore del Pdl e in corsa alle elezioni politiche per la Camera dei Deputati. "Il concetto chiave è l’intermodalità e il punto di partenza il nostro sistema marittimo e portuale". Leggi l’intervista su l’Occidentale Abruzzo.
Una delle più significative esperienze, sotto questo punto di vista, è quella dell’Iniziativa adriatico-ionica (Iai). Lanciata nell’ottobre del ’99 al vertice europeo di Tampere e ufficializzata l’anno successivo, l’Iniziativa associa gli stati dei bacini adriatico e ionico (Italia, Grecia, Slovenia, Croazia, Bosnia, Albania, Serbia e Montenegro) e punta a costituire sotto l’egida Ue una macroregione che potenzi la cooperazione tra i paesi aderenti. Operazione che ha un chiaro corollario: la normalizzazione dei Balcani. (AffarInternazionali)
All’inizio di maggio l’Iniziativa adriatico ionica (Iai) ha avviato il progetto per l’istituzione di una macroregione adriatica. La Iai riunisce tre membri dell’Ue, (Italia, Slovenia, Grecia) e cinque paesi in via di adesione e pre-adesione, (Serbia, Croazia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Albania). (AffarInternazionali)