Il G8 a Lough Erne, in Irlanda del Nord, viene travolto dallo scandalo Prism, il programma segreto di intercettazioni messo in piedi dalle agenzie della sicurezza americane. E britanniche. Nel 2009, al G20 di Londra, racconta il quotidiano inglese Guardian, le telefonate dei leader dei Paesi membri e delle loro delegazioni sarebbero state intercettate e i loro computer spiati dalla intelligence.
Sono grato ancora una volta ai leader del regime iraniano per i ripetuti tentativi di dipingermi come un uomo potente al centro esatto della politica estera americana. L’ultimo tentativo – che consiste in un video di scadente fattura e di vari sottoprodotti su pubblicazioni ufficiali – mi vorrebbe come uno dei principali coordinatori di un fantomatico governo iraniano in esilio. (Faster, Please!)