Mondo News 19 Aprile 2012 di Armand du Plessis Agenti inconsapevoli, Secret Service nel bordello e arresti in Iran Il brillante accademico Timo Kivimaki non pensava che fornire informazioni a funzionari russi potesse far scattare la grave accusa di spionaggio, con l’annesso rischio di trascorrere sei anni dietro le sbarre. Mark Sullivan, il capo di quel Secret Service finito nell’occhio del ciclone dopo la vicenda dei ludi a luci rosse in Colombia, resterà, almeno per i prossimi mesi, al proprio posto. Obama ha ritenuto che non abbia responsabilità dirette per gli atteggiamenti licenziosi dei sottoposti, apprezzandone la rapida reazione dopo aver scoperto le loro tresche con prostitute. Trionfalismo in Iran per l’arresto di quindici presunte spie israeliane. agenti segreti Israele kivimaki