Qualche giorno fa sulla home page di Slate, eccentrica rivista liberal americana, campeggiava una spiritosa faccetta del Cav. con il titolo "Che diavolo è il bunga-bunga?". Leggendo l’articolo, un divertito esempio di filologia dell’assurdo, abbiamo appreso che la parola bunga-bunga ha molti altri significati oltre a quello esposto nella barzelletta raccontata da Emilio Fede.