Italia News 07 Luglio 2014 di redazione Digital Venice: l’Italia scommette su agenda digitale e banda larga La "Digital Venice Week" in programma a Venezia fino al 12 luglio, presente anche il premier Renzi, può essere considerata tra le altre cose una sorta di start up italiana per la diffusione della banda larga. L’iniziativa sulla cultura e l’economia digitale voluta dalla Presidenza italiana del Consiglio europeo riunirà istituzioni e grandi player del mercato, da Google e Facebook, per discutere la "Carta di Venezia", un memorandum sui punti chiave per le strategie sulle politiche digitali in Europa. Di sviluppo della banda larga si è parlato al Telecom Future Centre, uno dei convegni che ha aperto la Digital Venice 2014. Una politica seguita in Laguna già dal 2009 che inserito tra i diritti al cittadino la connettività. agenda digitale banda larga digital venice
Italia News 22 Giugno 2014 di redazione Venezia, falso allarme bomba: nel bagaglio tubi e corde da campeggio Paura all’aeroporto di Venezia per un allarme bomba legato a un bagaglio sospetto. L’allarme e’ rientrato quasi subito ma immediata e’ scattata l’allerta con procedure di emergenza, intervento degli artificieri, dove gli artificieri, evacuazione dei passeggeri nella zona. Ma nel bagaglio incustodito c’erano solo corde e tubi per il montaggio di una tenda da campeggio. Alcuni voli in arrivo sono stati dirottati su altri scali, mentre ci sono stati dei comprensibili ritardi nelle partenze. allarme artificieri bagaglio
Italia News 18 Giugno 2014 di redazione Mose, Fabris: “Ridurremo ancora i costi del Consorzio Venezia” Il presidente del Consorzio Venezia Nuova, Mauro Fabris, annuncia che entro questa settimana il consorzio stesso farà al Ministero delle Infrastrutture "una serie di proposte operative per ridurre i costi del progetto Mose". I risparmi potrebbero arrivare dai costi delle opere a finire, come pure i costi annuali di gestione del Consorzio Venezia. Il consorzio è anche pronto a sostenere con il Ministero una "due diligence" sui costi dell’opera, per controllare che in passato non siano stati gonfiati. Fabris era stato nominato presidente del consorzio nel luglio 2013. consorzio costi fabris
Italia News 15 Giugno 2014 di redazione Venezia, il sindaco Orsoni si dimette. “Non c’è più fiducia maggioranza” Giorgio Orsoni ha lasciato la carica di sindaco di Venezia dopo aver patteggiato nella inchiesta sul presunto scandalo del Mose. Orsoni resterà ancora in carica per 20 giorni, poi il Comune verrà guidato da un commissario fino alle nuove elezioni. Orsoni ha preso la decisione di dimettersi da sindaco anche per le forti pressioni ricevute, dopo essersi reso conto che non aveva più la sua maggioranza nella assemblea comunale. Orsoni si è detto amareggiato e ha difeso il lavoro svolto per la città. Nei suoi confronti, ha detto, ci sono state "reazioni per lo più opportunistiche ed ipocrite di singoli esponenti, anche appartenenti a quella maggioranza che fino ad ora ha sostenuto la mia giunta". dimissioni mose orsoni
Italia News 13 Giugno 2014 di redazione Orsoni se ne va in polemica col Pd Lo strappo tra Giorgio Orsoni e il centrosinistra si e’ consumato la notte scorsa, quando Orsoni ha preso la decisione di dimettersi da sindaco, dopo le pressioni ricevute. Dopo l’indagine per lo scandalo Mose e il patteggiamento, Orsoni aveva deciso di restare al suo posto. Ma si e’ reso subito conto che la maggioranza in Comune non era più dalla sua parte. C’è "amarezza" perché "ha lavorato sempre per il bene della città". Un passo indietro, insomma, per "certificare da parte mia il distacco e la totale sfiducia nella parte politica che mi ha espresso", sottolineando che nei suoi confronti ci sono state "reazioni per lo più opportunistiche ed ipocrite di singoli esponenti, anche appartenenti a quella maggioranza che fino ad ora ha sostenuto la mia giunta". centrosinistra dimissioni maggioranza
Italia News 13 Giugno 2014 di redazione Orsoni se ne va in polemica con Pd. “Opportunismo e ipocrisia” Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, indagato per lo scandalo Mose, si dimette e lascia il suo incarico, dicendo che prova amarezza e che ha "sempre lavorato per il bene della città". Orsoni ha patteggiato quattro mesi per l’accusa di finanziamento illecito ai partiti. "Ho dovuto constatare che non c’era compattezza sul da farsi, sul continuare, per le cose urgenti e nell’interesse della città", ha detto Orsoni, ordinando la revoca delle deleghe alla intera giunta comunale. "Non è un atto contro i singoli amministratori" ha spigato, ma "è una revoca che ha il solo scopo di certificare da parte mia il distacco e la totale sfiducia nella parte politica che mi ha espresso", sottolineando che nei suoi confronti ci sono state "reazioni per lo più opportunistiche ed ipocrite di singoli esponenti, anche appartenenti a quella maggioranza che fino ad ora ha sostenuto la mia giunta". deleghe dimissioni giorgio orsoni
Italia News 13 Giugno 2014 di redazione Mose, revocati domiciliari a Orsoni che resta sindaco Il sindaco di Venezia Orsoni patteggia 4 mesi e 15 mila euro di multa per la inchiesta sul Mose. Ma resta indagato. Il giudice toglie l’obbligo delle esigenze cautelari e Orsoni torna sindaco, dopo che la sua carica era stata sospesa dalla prefettura sulla base della Legge Severino. Orsoni è accusato di aver ricevuto una cospicua somma per la sua campagna elettorale ma lui ha spiegato: “La mia campagna elettorale è stata gestita dai partiti che mi hanno sostenuto in varie misure". inchiesta mose orsoni
Italia News 12 Giugno 2014 di redazione Mose, Cacciari non ci sta e difende il suo lavoro da sindaco Intervistato dal Corriere della Sera dopo le rivelazioni nel memoriale di Mazzacurati sul caso delle tangenti per il Mose di Venezia, l’ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, spiega di aver chiesto più di una volta "un intervento a Giovanni Mazzacurati e al Consorzio Venezia Nuova". E spiega al giornalista: "Se ho bisogno di chiedere aiuto per un’impresa che sta fallendo da chi vuole che vada, dal mendicante di Rialto? Sono cose ufficiali, le mie". cacciari corriere inchiesta
Italia News 04 Giugno 2014 di redazione Mose, M5S: “larghe intese in manette, come Expo e Tav” Scatta l’inchiesta sul Mose. Sono 35 gli arresti legati al progetto della diga che dovrebbe proteggere dall’acqua la città di Venezia. Sul blog di Beppe Grillo appare un post intitolato "Larghe intese in manette", firmato dal parlamentare M5S Luigi Di Maio, vice presidente della camera, che scrive: "Inchiesta Baita-Mose: arrestato sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni del Pd ed altri politici. In manette anche l’assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso di Forza Italia. Il Movimento 5 Stelle si occupa del Mose da quando è nato, abbiamo sempre mostrato preoccupazioni in merito ad utilità e meccanismi d’appalti. Come per l’Expo e la Tav. Cos’altro devono fare questi partiti per non meritare più il voto dei cittadini italiani?". Ma secondo il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, l’obiettivo per la realizzazione di questa grande opera infrastrutturale non cambia il Mose va completato nei "tempi previsti" mentre le indagini accerteranno le "responsabilità dei singoli". arresti blog di maio