Tagliamo la spesa per ridurre le tasse e rispettare i vincoli europei
19 Agosto 2014
di Joe Galt
Ridurre la pressione fiscale, rendere strutturale il bonus degli 80 euro cercando di allargare la platea dei beneficiari, tutto questo rispettando i vincoli di bilancio europei. E’ il nodo di gordio che Governo e maggioranza dovranno sciogliere prendendo decisioni fondamentali su quelle riforme economiche che l’Europa ci chiede e che ci servono per cambiare la Ue.
Il carico fiscale è insopportabile: Equitalia ha fatto sapere che sono già state registrate 156mila nuove richieste di rateizzazione; sono 2,4 milioni in tutto. Secondo la CGIA di Mestre, la pressione fiscale nel 2014 salirà dello 0,2% toccando il livello record del 44%, la stessa soglia raggiunta nel 2012. A questo si aggiunge il peso della burocrazia, dei vincoli che imbrigliano il mercato del lavoro, il Pil a -0,2%.
Una congiuntura che impedisce di far ripartire l’economia. Non ne usciremo limitandoci a rispettare il vincolo del 3% e lasciando inalterate la pressione fiscale e la legislazione sul lavoro. La soluzione sono le riforme e tagliare la spesa pubblica improduttiva: ogni euro deve finanziare la riduzione delle tasse. Ecco perché occorre la massima trasparenza possibile sulla entità dei tagli, dove e come intervenire.