Programma del PdL: tutta la verità sui costi

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Programma del PdL: tutta la verità sui costi

06 Marzo 2008

Il Sole 24 Ore di domenica scorsa ha analizzato, punto per
punto, i programmi elettorali dei due maggiori schieramenti politici.
Secondo il quotidiano della Confindustria il Popolo della Libertà fa
promesse da 72-87 miliardi, il Partito Democratico varia tra 19 e 28.
Ti proponiamo l’analisi con la quale il nostro Giulio Tremonti,
vicepresidente di Fi, ha risposto dal sito di Forza Italia.


Primo errore.

L’articolo ignora la differenza di base che c’è tra i due programmi. Infatti:
a) il programma di Veltroni, scritto sul presupposto non impegnativo
della sua probabile sconfitta, contiene promesse formulate in senso
assoluto;
b) il programma di Berlusconi assume l’ipotesi della vittoria e perciò
è scritto in termini responsabili. In specie, a differenza dell’altro,
quello di Berlusconi è un programma formulato in base alla clausola di
fattibilità-sostenibilità di cui alla missione n. 7 del programma
stesso.

Secondo errore.
Nell’analisi non c’è par-condicio. Infatti:
a) il programma di Veltroni è quantificato in termini di anno;
b) il programma di Berlusconi è quantificato in termini di tutto e subito.

Questa asimmetria è evidentissima per esempio nel calcolo di costo della riduzione delle imposte. Ad esempio:
aa) la riduzione Irpef di Veltroni è calcolata dal Sole 24 Ore solo per 6-7/6-8 miliardi di euro.
Peccato che sullo stesso giornale del 17 febbraio sia stata calcolata (correttamente) per 20 miliardi!
bb) all’opposto la nostra riduzione Irap non solo è stata calcolata
subito per l’intero, ma il calcolo è stato fatto ignorando la clausola
di riduzione solo graduale e progressiva, che pure è chiaramente
presente nel programma stesso.

Terzo errore.
Il Sole 24 Ore non solo sovrastima il costo della detassazione degli
straordinari, ma calcola anche il costo della detassazione della
quattordicesima che invece non figura nel programma!

Quarto errore.
Il pagamento dell’Iva solo al momento dell’incasso è stato calcolato con la cifra iperbolica di 20 miliardi!
È un errore clamoroso. L’incidenza del provvedimento, che certo va
tecnicamente graduato per contenerlo all’interno di un anno (senza
slittamenti al successivo), è infatti puramente finanziaria!

Quinto errore.
L’abbattimento dell’Iva turismo, da noi comunque previsto come graduale e progressivo, è stato cifrato 9 miliardi.
È un eccesso.
In ogni caso è davvero curioso che lo stesso provvedimento, pur
parimenti presente nel programma di Veltroni, non sia stato calcolato
nel conto di Veltroni!

Sesto errore.
Il “quoziente familiare” è stato calcolato per 8-10 miliardi.
In realtà non solo ci sono vari modi per introdurlo così che la cifra
ipotizzata è arbitraria, ma nel programma di Berlusconi il
provvedimento è pure ancora previsto come graduale e progressivo!

Settimo errore.
In ordine alle “coperture”:
a) non solo il recupero di evasione cifrato sul programma di Berlusconi per soli 3 miliardi su 5 anni è irrisorio;
b) ma il provento del nostro piano straordinario di finanza pubblica,
da noi stimato in 700 miliardi sull’arco di 5 anni, è stato calcolato
dal Sole 24 Ore solo per 30 miliardi.
Cifra questa che non è prudenziale, ma oggettivamente irrealistica!
In sintesi conclusiva: il “costo” totale del nostro programma è seriamente stimabile pari a circa 20-30 miliardi.
E cioè più o meno pari a quello di Veltroni.

E tuttavia con tre differenze essenziali:

a) nel programma di Berlusconi, a differenza di quello di Veltroni,
è previsto il citato responsabile vincolo di sostenibilità-fattibilità;

b) c’è poi, sempre nel programma di Berlusconi, e non in quello di
Veltroni, la clausola di gradualità-progressività che seriamente
caratterizza tutti i nostri impegni;

c) c’è infine, nel programma di Berlusconi, e ben oltre il costo di
20-30 miliardi, la integrale “copertura” attraverso il recupero di
evasione, il risparmio sui costi discrezionali e non sociali della
Pubblica Amministrazione, la realizzazione del piano straordinario di
finanza pubblica.