Tante rivoluzioni, un solo 11/9

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Tante rivoluzioni, un solo 11/9

09 Settembre 2011

E’ notizia di oggi che Facebook, l’invenzione di Mark Zuckerberg, ha raddoppiato il suo fatturato annuo, per la soddisfazione dei suoi azionisti e la gioia dei milioni di utenti che trascorrono sempre più tempo "postando" quello che fanno e quello che pensano sulla bacheca dell’ormai celebre social network. Per molti, è questa la vera rivoluzione di questo primo scorcio del XXI secolo. Con il web 2.0 siamo tutti più vicini anche se ci troviamo in posti diversi del mondo.

Gli ultimi mesi sono stati contraddistinti dalla cosiddetta "Primavera araba", con il crollo dei regimi del nordafrica e la fine di quelle idee, dal terzomondismo al panarabismo, che nel mondo musulmano hanno mostrato di essere oramai usurate dal tempo. Con grande ottimismo, sottovalutando i Fratelli Musulmani egiziani e i vincitori della Guerra in Libia, si dice che sia la "arab spring" la vera rivoluzione del primo decennio del XXI secolo.

Se invece leggi Rampini su Repubblica, scopri che l’Asia sta diventando il centro del mondo, che la Cina continua a crescere rafforzando il suo modello di turbocomunismo paracapitalista, anche se, sempre di più, viene insidiata dall’India, l’altra grande protagonista di quella che viene considerata l’ascesa dei BRIC, la vera rivoluzione del XXI secolo. Studiosi americani come Kaplan, dalle pagine del Corriere della Sera, sostengono che siamo davanti alla fine del mondo unipolare e al declino della superpotenza americana.

Ci sono poi i sostenitori del global warming, convinti che ormai sull’ambiente è stato raggiunto il punto di non ritorno, che il pianeta terra si sta surriscaldando e che corriamo verso un’apocalisse che ci siamo costruiti da soli, rinunciando al modello virtuoso dello sviluppo sostenibile; altri invece sono spaventati dalla gravità della crisi economica degli Usa, dal "fallimento" degli stati europei più indeboliti dalla tempesta finanziaria, da una recessione sempre dietro l’angolo. Sarebbero queste le vere rivoluzioni del nuovo secolo: l’alba di una nuova coscienza verde e la fine del capitalismo.

Ebbene, in questo weekend, ma ne abbiamo già avuto un assaggio in questa settimana, fioccano le rievocazioni di un tragico evento della nostra storia recente, l’11 Settembre 2001, l’attacco alle due Torri. L’impressione è che si voglia consegnare un po’ troppo frettolosamente l’11/9 alla storia, rinchiudendolo in un libro scolastico e passando ad altro. Ma a pensarci bene, i riflessi di quella mattinata di sole in cui l’America perse la sua innocenza continuano ad influenzare molte delle rivoluzioni di cui abbiamo parlato fino adesso, nel bene e nel male. Insomma non limitiamoci a onorare le vittime del primo attacco sul suolo americano. Pensiamo piuttosto a capire come ha cambiato le nostre vite.