Tasi, si paga entro 16 giugno se c’è delibera Comune. Se no rinvio a Ottobre
21 Maggio 2014
di redazione
Piero Fassino, presidente Anci, interviene sulla Tasi. "I contribuenti delle città in cui non sono sono state approvate le aliquote Tasi pagheranno il 16 ottobre con aliquote che i comuni stabiliranno entro il 31 luglio", dice Fassino, che chiede in ogni caso al Governo di anticipare il gettito ai Comuni che non incasseranno la Tasi a giugno. Un nuovo rinvio, insomma, dopo che nei giorni scorsi il Governo aveva già rimandato dal 23 maggio a settembre la scadenza. La nuova proroga al 16 ottobre annunciata da Fassino non è da escludere. "Il 16 settembre era troppo vicino e con le elezioni amministrative ed agosto di mezzo si sarebbe rischiata la confusione", ha spiegato Fassino, negando che la Tasi costerà più dell’Imu. Il problema però è impedire che i Comuni non esagerino. La tassazione sulla casa, sugli immobili residenziali e produttivi, dovrebbe essere moderata, in modo da non colpire famiglie e imprese e non deprimere ulteriormente il mercato di riferimento. "Tasi e Tares non possono diventare lo strumento con cui i Comuni fanno pagare alle famiglie e alle piccole imprese la loro inefficienza", dice Maurizio Sacconi, capogruppo in Senato del Nuovo Centrodestra. Ncd chiede, anzi, "pretende" dal governo che sia imposto "un tetto alle aliquote compatibile con queste esigenze pena la crisi della coalizione, perché un’imposizione incontrollata sugli immobili, per gli effetti che produrrebbe, sarebbe la tomba della ripresa". Una richiesta di buonsenso.