Taxi – Cittadino consumatore: uno a zero
18 Luglio 2006
di redazione
I tassisti dicono di aver vinto; il ministro Bersani difende l’accordo che ha sbloccato la vertenza con le auto bianche e parla di “pareggio”. Sono punti di vista che non ci appassionano in questa occasione. Quello che conta è che qualcuno ha perso e sono certamente gli utenti.
Difficile credere infatti che alla fine troveremo più taxi in circolazione, avremo tariffe più contenute e un servizio migliore.
In nessun momento di questa vicenda sono state in gioco liberalizzazioni di qualche genere, come pure ci è stato lasciato credere. Anche nella migliore delle ipotesi, quelle del governo erano misure dirigistiche tese a rendere più disponibile ed efficiente un servizio di trasporto pubblico. Ma non sono passate al vaglio di una categoria rissosa e abituata a vincere.
Ora la questione passa nelle mani dei comuni con risultati tutti da verificare.
Farmacisti, avvocati, notai, assicuratori, avranno ora il diritto di pretendere gli stessi riguardi assicurati ai tassisti.
Con un governo che si accontenta di pareggiare è meglio che il cittadino consumatore, a cui Bersani ha intitolato il suo decreto, si abitui a perdere.