Teatro Petruzzelli, a Bari nuova bufera giudiziaria
06 Giugno 2016
Il 26 maggio scorso sono stati revocati gli arresti domiciliari per due degli imprenditori arrestati il 12 gennaio con l’accusa di aver pagato tangenti in cambio di appalti al Teatro Petruzzelli di Bari. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana, con parare favorevole del pm inquirente Fabio Buquicchio, accogliendo l’istanza di revoca presentata dai difensori dei due imprenditori.
Nei confronti degli indagati sono venute meno le esigenze cautelari dopo che i due hanno ammesso gli episodi di corruzione contestati dalla pubblica accusa. Nel provvedimento di revoca nei confronti di uno dei due imprenditori, il giudice scrive che “le dichiarazioni rese, oltre a confermare il quadro indiziario, hanno aperto nuovi scenari in ordine ad altri illeciti risalenti almeno al 2013”. Le tangenti, così come ipotizzato dalla Procura e confermato dagli imprenditori, sarebbero state pagate per anni all’ex direttore amministrativo del Teatro Petruzzelli, Vito Longo, anch’egli arrestato nell’ambito di questo procedimento e poi tornato libero dopo il licenziamento. Liberi da alcune settimane anche gli altri imprenditori coinvolti, che avevano confessato di aver pagato “mazzette” a Longo.
Il 17 maggio scorso, un sequestro conservativo di beni immobili del valore di 370 mila euro è stato eseguito su disposizione della Corte dei Conti nei confronti dello stesso Longo, l’ex direttore amministrativo del Teatro Petruzzelli di Bari, coinvolto nelle due indagini, penale e contabile, su presunte tangenti ricevute in cambio di appalti. “Il provvedimento – rende noto la Fondazione Petruzzelli – è stato emesso a garanzia del risarcimento del danno erariale provocato alla Fondazione e Teatri di Bari, quantificato per il momento in 370 mila euro”. La quantificazione del danno risulta connessa “a spese di rappresentanza e spese varie” che in seguito al risultato di una indagine interna avviata dall’attuale gestione del Teatro Petruzzelli era stata sottoposta all’esame della Procura contabile pugliese.
L’udienza di convalida del sequestro, che riguarda beni immobili e crediti, è fissata al prossimo 21 giugno. “La Fondazione Petruzzelli – si legge in una nota – ha deciso di costituirsi in giudizio al fianco della Procura della Corte dei Conti, chiedendo il patrocinio all’Avvocatura Distrettuale di Bari”.
“Nessuna delle spese contestate per il presunto danno erariale deriva da provvedimenti assunti da Longo”, ha dichiarato in una nota il difensore di Vito Longo, l’avvocato Francesco Paolo Bello (Studio Polis Avvocati Bari), commentando il provvedimento di sequestro di beni del valore di 373 mila euro eseguito oggi su disposizione della Corte dei Conti. “In attesa di esaminare l’esposto della Fondazione e i documenti contabili depositati presso la Procura della Corte dei Conti – continua il legale – rilevo che risultano addebitati al Direttore Amministrativo tutti gli esborsi sostenuti per forniture correnti di uso comune e, addirittura, le spese di trasferta del Sovrintendente pro-tempore, e cioé dell’organo statutariamente investito del potere di spesa”.
All’inizio di gennaio, quattro persone erano finite agli arresti domiciliari nella indagine della Procura di Bari sulle attività della Fondazione Petruzzelli. Ai quattro, arrestati dalla Digos, viene contestata l’ipotesi di reato di corruzione su alcuni contratti per le luci e i servizi di pulizia e facchinaggio presso il Teatro Petruzzelli.
Tre gli appalti nel mirino dei pm, legati a fatti che si sarebbero svolti nel 2015. Si tratta di una inchiesta su cui la procura indagava da tempo e in cui è già finito davanti ai giudici l’ex capo reparto tecnico luci e fonica del teatro accusato di abuso d’ufficio, contro cui si è costituita parte civile la Fondazione Petruzzelli. “Apprendiamo purtroppo senza stupore del provvedimento che ha raggiunto il direttore amministrativo del Teatro Petruzzelli Vito Longo,” ha detto Giuseppe Brescia, deputato barese del Movimento 5 Stelle. “Non a caso pochi giorni prima delle vacanze natalizie ne avevamo espressamente chiesto le dimissioni”. “Era bastato esaminare bilanci e atti pubblici come le relazioni della Corte dei Conti,” spiaga Brescia, “per capire che qualcosa non quadrava nella gestione del politeama barese”.
“Qualora il reato di corruzione ipotizzato venisse confermato,” aggiunge ancora l’amministratore grillino “servirebbe certamente capire se tali ‘pratiche’ venissero perpetuate anche in passato e se ci sono delle responsabilità anche di chi negli anni precedenti non si sarebbe ‘accorto di nulla’ come l’attuale presidente della Regione Michele Emiliano che, al momento dell’assegnazione dell’incarico a Vito Longo, ricopriva il ruolo di presidente della fondazione lirico sinfonica”. “Ho appreso dell’avvenuta esecuzione di ordinanze cautelari nei confronti di dipendenti della Fondazione Petruzzelli, della quale fa parte la Regione Puglia”, ha detto a suo tempo il Governatore di Regione Puglia. “Auspico che le indagini della magistratura facciano piena luce sui fatti contestati, restituendo regolarità di comportamenti a una delle più importanti istituzioni culturali della Puglia”.
Al momento degli arresti, il sindaco di Bari, Antonio De Caro, aveva commentato: “Seguo con attenzione e preoccupazione l’evolversi dell’indagine giudiziaria che ha coinvolto la Fondazione Petruzzelli. Sono fiducioso che la Magistratura, alla quale qualche settimana fa, insieme al presidente della Fondazione Carofiglio, abbiamo consegnato la documentazione relativa ad una indagine interna, utile all’attività investigativa, faccia al più presto chiarezza sulle eventuali responsabilità delle persone coinvolte”.
“Auspico che si possa così restituire serenità ad una delle istituzioni culturali più prestigiose del territorio,” conclude De Caro, “attualmente impegnata in un intenso lavoro di rilancio della propria immagine sul piano nazionale e internazionale”. In passato, il Fatto Quotidiano aveva sottolineato come Vito Longo, il direttore amministrativo arrestato ieri, fosse il marito del capo di gabinetto dell’allora sindaco Emiliano.
Lo scorso 14 maggio, infine, il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Petruzzelli ha approvato il bilancio consuntivo 2015 in pareggio, “il secondo bilancio consuntivo in pareggio – viene detto in una nota – della Sovrintendenza Biscardi”. “Continua – sottolinea la Fondazione – il percorso di risanamento economico e di riassetto organizzativo”. Viene riportato in pareggio anche il Patrimonio della Fondazione “che nel corso del 2016 sarà portato in attivo, con la consegna del restaurato Palazzo San Michele, palazzo donato dal Comune di Bari nel 2010”. “Il Consiglio – prosegue la nota – ha anche preso atto del completamento dell’opera, avviata nel gennaio scorso, di regolamentazione in materia di spese, concessioni d’uso delle sale e degli spazi del Teatro, accesso agli atti amministrativi, codice etico, piano anticorruzione e trasparenza, disciplina delle missioni”.
Il Teatro Petruzzelli è il maggiore teatro della città di Bari e il quarto più grande teatro d’Italia. Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 1991, il Teatro Petruzzelli fu devastato da un violentissimo incendio doloso e solo il collasso della cupola che crollando ha soffocato le fiamme ne ha impedito la distruzione. Fu poi ricostruito ed inaugurato nel 2009.
[Pubblicato il 13 gennaio 2016, in aggiornamento]