Tecnologia. L’antica Roma sul web con gli occhiali in 3D
12 Novembre 2008
Le tecnologie moderne ci possono rivelare il passato. Non è mai stata più vera questa affermazione di oggi quando è stato presentato in Campidoglio il progetto con cui la Roma antica riuscirà a rivivere nel web.
Il progetto è stato sviluppato da Google in collaborazione con Past Perfect Productions (Roma), Università della California Ucla (Los Angeles) ed dipartimento Iath dell’Università della Virginia (Charlottesville, USA). Si tratta della più grande simulazione architettonico-urbanistica che sia mai stata realizzata al computer: un’impresa colossale, ideata da Bernard Frischer dell’Università della Virginia e realizzata in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università di Firenze.
Il modello 3D è in parte stato ricostruito ispirandosi al grande plastico in scala 1:250 realizzato a metà ‘900 dall’architetto Italo Gismondi e conservato nel Museo della Civiltà Romana dell’Eur.
Sarà possibile visualizzare le immagini con un "layer" di Google Hearth, cioè un livello tematico sovrapponibile (link) alle rappresentanzioni geospaziali offerte da Google. Grazie a questo sistema, battezzato proprio "Rome reborn", chiunque possiede un computer e un collegamento internet può visualizzare i luoghi più suggestivi della capitale nella loro veste originaria, cioè quella della Roma antica.
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l’assessore comunale alla Cultura, Umberto Croppi, e il vicesindaco Mauro Cutrufo, hanno accolto il direttore dell’Institute for advanced technology in the humanities della University of Virginia, Bernard Fisher, e Joel Meyers di Past perfect productions, creatori del programma.
"In tutte le parti del mondo – ha spiegato Alemanno – ci si potrà sintonizzare e vedere com’è la realtà di Roma, entrando in una dimensione profonda in tempo reale. Per noi, un modo per ribadire l’importanza e la centralità di Roma, farla conoscere in tutto il mondo, ribadendo l’universalità dei valori della civiltà romana".
Presto, quindi, con l’uso di occhiali 3D sarà possibile intravedere tra i 6.700 edifici dell’antica Roma nel 320 dopo Cristo (all’epoca dell’Imperatore Costantino), ricostruiti nelle tre dimensioni, anche i Fori Imperiali, visualizzabili fin nei più minimi dettagli. Sarà inoltre possibile, per esempio, entrare in molte delle case contenute nel modello, per osservarne le architetture nei minimi dettagli, come ad esempio i pavimenti in marmo. Ma numerosi altri dettagli andranno ad aggiungersi, fino a mostrare l’evoluzione di Roma dall’Età del Bronzo fino al Sacco, nel quinto secolo, dopo le devastanti guerre gotiche.