Telecom: accelera gli investimenti in Italia
17 Febbraio 2016
Telecom accelera sugli investimenti in Italia con l’obiettivo di portare la banda larga e l’Internet veloce in otto case su dieci entro il 2018. Sono previsti investimenti per quasi 12 miliardi di euro nel Paese nei prossimi tre anni, di cui 3,7 miliardi per la fibra ottica che si prevede raggiungerà l’84% della popolazione per quella data. Entro il 2018 inoltre il 98% della popolazione, nei progetti del gruppo, dovrebbe essere raggiunta dal 4G. In generale, la «componente innovativa» peserà su questo massiccio budget d’investimenti per 6,7 miliardi, più della metà del totale.
Lo dice il piano strategico presentato agli analisti dal gruppo telefonico guidato dall’amministratore delegato Marco Patuano e presieduto da Giuseppe Recchi, che a Londra illustra bilancio e obiettivi alla comunità finanziaria. L’investimento, incentrato sulla posa di reti per lo sviluppo dell’Internet su dispositivi fissi e mobili, è del 20% superiore a quello del piano triennale precedente, sottolinea l’azienda. L’obiettivo di Telecom Italia è stabilizzare il margine operativo lordo (Ebitda) in Italia — dove il gruppo prevede un aumento dei ricavi — nel 2016 e a farlo crescere nel 2017 e 2018.
Dodici miliardi di investimenti in Italia nel triennio, Ebitda (earnings before interests, taxes and amortization ovvero utili prima degli interessi, delle imposte e degli ammortamenti dei beni immateriali) ha confermato ai livelli 2015 per quest’anno e in crescita nel 2017 e 2018, rapporto indebitamento finanziario netto rettificato su Ebitda reported al di sotto di 3x nel 2018. Sono questi i dati strategici previsti dal nuovo piano industriale di Telecom Italia al 2018, che viene presentato martedì pomeriggio a Londra alla comunità finanziaria: per l’Italia si tratta di 2 miliardi di investimenti in più rispetto al piano 2015-2017. In particolare, circa 6,7 miliardi saranno dedicati alla componente innovativa (NGN, LTE, Cloud e piattaforme, Sparkle e Trasformazione). Il piano prevede un’ulteriore accelerazione sulla fibra e l’internet superveloce.
Lunedì il Cda ha anche approvato i conti relativi al 2015: Telecom Italia ha chiuso l’anno con ricavi totali consolidati per 19,7 miliardi (-4,6% in termini organici rispetto al 2014) e ricavi da servizi consolidati per 18,3 miliardi (-3,1%). Lo comunica la società, che ha diffuso i dati prima dell’apertura della Borsa. In Brasile, dove controlla Tim Brasil, l’obiettivo di Telecom Italia è un aumento della quota di mercato e del margine sull’Ebitda, mentre gli investimenti sono previsti entro i 14 miliardi di reais (quasi 3,2 miliardi di euro). Nella nota diffusa nella mattinata di martedì, Telecom dice che nell’arco di piano saranno, inoltre, identificate per il gruppo ulteriori opportunità di crescita dei target economico-finanziari e di recupero di efficienza (oltre 1 miliardo di reais), anche attraverso la ulteriore riduzione dei costi operativi.
L’indebitamento finanziario netto rettificato è salito invece a 27,3 miliardi di euro, 0,6 miliardi in più rispetto al 31 dicembre 2014. Se si escludono gli effetti di poste puramente contabili (ias17), la posizione finanziaria netta rettificata si riduce di circa 0,9 miliardi rispetto al 31 dicembre 2014 (25,8 miliardi). Il margine di liquidità al 31 dicembre 2015 si mantiene elevato, attestandosi su 12,0 miliardi di euro (13,1 miliardi di euro a fine 2014) e coprendo le scadenze finanziarie fino a oltre i prossimi 24 mesi. Al momento il mercato non premia le novità presentate dal gruppo: a Piazza Affari il titolo Telecom Italia perde il 3,59% a 0,845 euro per azione alle 10.55 .