"E' un processo che è cominciato a
fine settembre e penso che la pubblicazione del documento di
ieri è un passo importantissimo in questo processo". Questo il commento del ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni sulla
pubblicazione del documento dell'Agcom che vede nella
separazione della rete Telecom dalla società, una condizione
per ripristinare corrette regole di mercato.
"Tra oggi e domani verrà anche formalmente depositato
l'emendamento del governo al disegno di legge sulle
liberalizzazioni - aggiunge Gentiloni - che riguarda i poteri
dell'Authority, quindi credo che dal punto di vista delle
regole ci siano le condizioni migliori per affrontare il tema
e speriamo naturalmente che l'azienda, superati questi
momenti, trovi la stabilità per un rilancio che ha bisogno,
oltre che di regole, anche di investimenti".
privato
reputo la conduzione dell’affare TELECOM completamente sballata sia per l’intervento del governo che delle banche. Una società non può essere gestita da soci che possono condizionarne lo sviluppo.Le banche hanno lo scopo di investire ma soprattutto di prestare denaro alle società.
Non mi si venga a dire che lo stato patrimoniale e finanziario della TELECOM è, allo stato attuale, in condizioni floride per cui l’intervento delle banche, in quella che viene chiamata cordata italiana, lascia molto a desiderare. Sarebbe stato più opportuno che fossero altra società affini che fossero intervenute per acquisire quote societarie della TELECOM. Ma qui si entra in un altro mondo dove gli interessi societari si scontrano con quelli politici. Questo a dimostrare come negli ultimi anni ci siano stati leggi permissive che hanno consentito il fallimento di grandi società senza che vi fossero delle leggi a tutela dei piccoli azionisti. Chi paga????????????????????
Sempre e soltanto il piccolo azionista.
E’ una vergogna che investe principalmente l’Italia.