Telecom. WSJ contro Prodi, chiara opposizione governo
17 Aprile 2007
di redazione
Anche il Wall Street Journal prende posizione nella vicenda Telecom, criticando l’operato del governo italiano, definendolo “un chiaro esempio di come i governi europei interferiscano sugli accordi aziendali”.
Il quotidiano economico punta il dito proprio sul governo Prodi che fin dal primo momento “ha manifestato una chiara opposizione alla possibilità che un’azienda straniera possa divenire uno dei maggiori azionisti di Telecom, società che Roma considera asset nazionale strategico. E’ un altro esempio di cattivo capitalismo all’italiana” dichiara da Londra uno degli analisti interpellati dal WSJ, secondo cui “troppa poca trasparenza sta distruggendo il flusso di investimenti stranieri in Italia”. Adesso, secondo il quotidiano, il ritiro di AT&T “lascia il futuro del più grande operatore telecom italiano più nebuloso che mai”. Nonostante che alla compagnia italiana siano interessate, tra gli altri, France Telecom e Telefonica: “qualsiasi futuro coinvolgimento straniero nella vicenda Telecom Italia è improbabile avvenga senza una forte partecipazione della componente italiana, per tranquillizzare il governo”. Non è casuale, rileva il WSJ, che “subito dopo l’annuncio di AT&T e di America Movil di un negoziato con Pirelli, membri del governo italiano hanno immediatamente invitato investitori italiani a venire allo scoperto con una soluzione alternativa”.