Telepass, multa Antitrust da 200 mila Euro: “Raddoppiato canone senza consenso”

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Telepass, multa Antitrust da 200 mila Euro: “Raddoppiato canone senza consenso”

20 Ottobre 2016

L’Antitrust ha multato Telepass S.p.A. per 200.000 euro per avere attivato il nuovo servizio di assistenza Opzione Premium, raddoppiando il canone, senza richiedere preventivamente il consenso dei consumatori. Telepass era comunque corsa ai ripari offrendo un rimedio, un meccanismo di ‘opt-in’, tale da permettere una scelta consapevole dei consumatori sull’attivazione del nuovo servizio.

Telepass aveva modificato le condizioni del servizio Opzione Premium nel Novembre 2015, unificando i servizi Opzione Premium e Opzione Premium extra (servizi accessori al pagamento elettronico del pedaggio), offrendo cosi’ soltanto il nuovo servizio Premium. Di fatto coloro che erano gia’ clienti di Opzione Premium (che prevedeva il servizio di assistenza solo in autostrada) si sono trovati con un nuovo servizio (il soccorso sull’intera viabilita’ stradale), ad un canone raddoppiato (da 0,78 euro a 1,50 euro mensili), senza che  venisse loro richiesto preventivamente il consenso. La comunicazione di una proposta di modifica unilaterale del contratto, secondo l’antitrust “non e’ risultata rispettosa dei canoni di diligenza esigibili da un operatore come Telepass” ed e’ stata “in grado di condizionare indebitamente le scelte economiche dei consumatori”.

“Bene,” dice Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori, “Ottima notizia! Bisogna stroncare la pratica di modificare le condizione contrattuali senza l’esplicito consenso dei consumatori. Il vero problema, comunque, e’ che serve piu’ concorrenza in questo Paese e che spesso gli utenti, anche se correttamente informati, non hanno reali possibilita’ di scelta. Non avendo alternative, finiscono per essere costretti a subire abusi e prevaricazioni. Per questo, oltre alle sanzioni dell’Antitrust, bisognerebbe intervenire a livello legislativo”.

“Peccato che la legge annuale sulla concorrenza, oltre ad essere inadeguata, giace in Senato. Ricordiamo che e’ stata approvata dal Consiglio dei ministri del 20 febbraio 2015 e che oramai andrebbero approvate le legge annuali del 2016 e del 2017″.