Terremotati senza pace, dopo le casette “inutilizzabili” ora arrivano le super-bollette

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Terremotati senza pace, dopo le casette “inutilizzabili” ora arrivano le super-bollette

20 Gennaio 2018

Come si suol dire: non c’è limite al peggio. Dopo i ritardi nella consegna delle casette (ad oggi ne mancano all’appello ancora 1411) e i disagi post installazione che in alcuni casi le hanno rese praticamente inutilizzabili, per alcuni centri colpiti dal terremoto arriva un’altra amara sorpresa: le bollette del gas. Salatissime. E’ il caso di un cittadino di Accumoli che si è visto recapitare una bolletta di ben 582 euro. Praticamente quasi l’intera pensione, dato che al mese percepisce 600 euro.

Una situazione insostenibile, insomma. E il motivo, come dicevamo, ha a che fare sempre con le solite Sae (Soluzioni abitative di emergenza). Come riporta il notiziario Today.it, a Macchia, frazione di Accumoli, come in altre piccole realtà, non riuscendo a far arrivare le condutture del metano, per cucinare ma soprattutto per  riscaldare i singoli moduli abitativi si è dovuto far ricorso al gas Gpl che, con un prezzo di 3,5 euro al metro cubo ha fatto lievitare la bolletta. Ma il vero problema non è nemmeno la tariffa, già scontata del 40%, bensì il fatto che le casette, per ragioni di sicurezza, sono sprovviste di caminetti, stufe a pellet o a biomassa e altri sistemi di riscaldamento. E dato che ogni modifica dell’impianto, avvenuta senza l’approvazione del Consorzio Nazionale dei servizi, farebbe decadere la garanzia e, di conseguenza, la responsabilità per danni a persone o cose non sarebbe più della ditta, ciò significa che l’utilizzo del Gpl, ben più caro del metano, rimane l’unica soluzione sul tavolo per poter combattere il freddo. Ma i costi sono a dir poco proibitivi.

“Siamo già a conoscenza di questi casi e ci stiamo già muovendo di conseguenza perché si tratta di una situazione insostenibile” spiega il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci. “Ho avanzato la richiesta al Dipartimento della Protezione Civile – continua il sindaco – affinché interceda con l’autorità per l’energia per dimezzare i costi stabilendo per queste aree disagiate un’equiparazione del costo del rendimento tra Gpl e Metano”.

E se a questi casi si aggiungono segnalazioni di richieste da parte delle banche di pagare le rate dei mutui, nonostante sia stata disposta la sospensione delle stesse, e dell’invio di bollette definite “vessatorie” dai Comitati spontanei del sisma, in pieno contrasto con le disposizioni varate in materia, allora è sempre più chiaro i disagi invece che ridursi, aumentano sempre più e con essi anche il rischio di spopolamento, soprattutto per i piccoli borghi. E meno male che qualcuno, tipo Renzi e il suo clone Gentiloni, hanno più volte solennemente annunciato: “Salveremo questi territori”. Se queste sono le premesse…