Terremoti: Bertolaso, su prevenzione Italia piu’ vicina terzo mondo
28 Marzo 2008
di redazione
Sulla prevenzione contro i rischi di
terremoti l’Italia, che è tra i principali paesi
industrializzati, è “più vicina ai paesi in via di sviluppo”.
Lo
ha detto il capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido
Bertolaso, nel corso della inaugurazione della mostra itinerante
sui “terremoti d’Italia”, che inizia il suo viaggio a Roma, nella
Sala Gipsoteca del Vittoriano.
“L’Italia è un paese a rischio sismico – ha detto Bertolaso -:
il 60 per cento del nostro territorio è a rischio sismico”.
Quando si verifica un terremoto possono “crollare scuole, chiese,
ospedali, abitazioni” così come è avvenuto in diversi eventi
sismici che hanno colpito l’Italia negli ultimi 100 anni. Quando
una scossa sismica, di intensità pari a quella che ha colpito
alcune zone del nostro paese negli ultimi anni, si verifica in
Giappone o in California non si registrano gli stessi effetti
devastanti.
Bertolaso non ha dubbi: “C’è un grande problema di prevenzione
nel nostro paese” per quanto riguarda i terremoti. Sul piano
della prevenzione, l’Italia “è più vicina ai paesi in via di
svilupp come l’Iran, l’Algeria” e altri paesi dell’Asia che in
passato la stessa Protezione civile ha aiutato con i propri
interventi. “La prevenzione costa” e “non porta voti”, ha
sottolineato Bertolaso, in un appello a tutti e agli undici
candidati premier impegnati nella campagna elettorale ad avere
più attenzione su questo tema. Secondo il capo della Protezione
civile occorrerebbero, in termini di risorse finanziarie, circa
200-300 milioni di euro ogni anno(“per i prossimi 20 anni) per
realizzare un piano di opere che ponga al sicuro il territorio
italiano dai rischi sismici.
fonte: APCOM