Terremoto 5.2 in Lunigiana. Ingv: “Convivere con sisma serve sicurezza”

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Terremoto 5.2 in Lunigiana. Ingv: “Convivere con sisma serve sicurezza”

21 Giugno 2013

La Lunigiana e il Centro Nord tremano per un minuto, ieri alle 12.30 un sisma di magnitudo 5,2 ha scosso i territori tra Lucca, Massa e La Spezia, tremano anche Milano Firenze e l’Emilia già duramente colpita dal terremoto. Tanta paura, tre feriti tra chi fuggiva abbandonando precipitosamente casa, un infartuato, ma nessuna vittima. Anche i danni sembrano limitati. Ancora una volta, l’Italia tira un sospiro di sollievo anche se dall’Istituto nazionale di Geofisica ricordano che nuove scosse potrebbero arrivare, lo sciame sismico continio anche se la scienza non può prevedere come andrà a finire: "Non dobbiamo avere paura dei terremoti ma delle case costruite male . Con il rischio sismico dobbiamo sapere convivere e dobbiamo prevenirlo con costruzioni adeguate, studi di microzonazione, investimenti mirati ed informazione", dicono dall’INGV. Grazie al database Iside si sa comunque che il sisma è avvenuto a una profondità di 5 chilometri. Intanto a Fivizzano, Minucciano e Casola, nei piccoli centri della Lunigiana epicentro del terremoto, gli abitanti si preparano a passare una notte all’adiaccio. Sono circa un migliaio gli sfollati. In Garfagnana sono state allestite delle tendopoli e alcune frazioni restano isolate. Il comune di Equi Terme è rimasto isolato da una frana.