Terremoto. Berlusconi: “Faremo controlli contro speculazione e mafia”

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Terremoto. Berlusconi: “Faremo controlli contro speculazione e mafia”

16 Aprile 2009

Un monitoraggio dei detenuti in Abruzzo al 41 bis, il regime di carcere duro, è in atto da parte degli investigatori nell’ambito degli accertamenti sui rischi di infiltrazioni mafiose legate alla ricostruzione post terremoto.

Il sospetto, affermano gli investigatori, è infatti che i detenuti per mafia possano costituire un "punto di riferimento" sul territorio per le organizzazioni criminali di appartenenza e che possano veicolare informazioni e direttive anche attraverso i colloqui con i familiari.

Il presidente della commissione Antimafia Giuseppe Pisanu ha lanciato l’allarme per il dopo terremoto in un’intervista pubblicata da "Panorama" nel numero in edicola da domani. "Cosa nostra, ‘Ndrangheta e Camorra sono già arrivate in Abruzzo e certamente puntano sulla ricostruzione. Bisogna proteggere gli investimenti pubblici con una ferrea task force antimafia".

"Le mafie incombono su tutto il territorio nazionale e minacciano gravemente l’economia, la società e le istituzioni. Anche il federalismo deve temerle e prevenirle, dal Sud al Centro e al Nord", dice Pisanu. "Purtroppo – aggiunge il presidente dell’Antimafia – le mafie sono entrate nella pubblica amministrazione e nel mondo politico e riescono ad influenzarne le decisioni, specialmente a livello di enti locali e regioni. Per di più dispongono di vere e proprie organizzazioni aziendali con manager, dirigenti, impiegati e consulenti esterni. La rottura del rapporto mafia-politica è condizione indispensabile per la vittoria definitiva dello Stato".

Questa mattina lo stesso premier Silvio Berlusconi aveva assicurato che ci sarebbero stati "controlli rigidissimi contro la mafia e le speculazioni" nell’ambito della ricostruzione dopo il terremoto in Abruzzo. "Le speculazioni saranno impossibili – ha detto il Cavaliere -, ricostruiremo in 6 mesi tenendo fuori speculazione e mafia".

Berlusconi ha poi spiegato agli sfollati presenti che possono ristrutturare e rifare le proprie case: "Nel caso vogliate ricostruire il governo vi sosterrà con un mutuo fino al 50% del valore dell’immobili, al 4% di interesse. Io penso ad una formula un terzo, un terzo, un terzo". "Le nuove case saranno tecnologicamente avanzate e supersicure – prosegue il premier – perché costruite su una piastra che separa il tutto dal terreno e può avvenire qualsiasi tipo di scossa ma non accadrà nulla".

"Su queste costruzioni – ha aggiunto Berlusconi – metteremo pannelli solari anche per quanto riguarda l’energia, avranno metrature che vanno dai 50 ai 102-104 metri quadri. Io ho una vecchia esperienza da costruttore, cittadine ne ho fatte diverse, faremo caseanche piacevoli dal punto di vista estetico". A chi si raccomanda che non restino solo parole, Berlusconi replica pronto: "Non sono parole, sono abituato a fare i fatti".