Terremoto, Giannini: “Nessuno perderà l’anno”. In arrivo ‘Nobel’ insegnanti

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Terremoto, Giannini: “Nessuno perderà l’anno”. In arrivo ‘Nobel’ insegnanti

03 Novembre 2016

La ministra dell’istruzione, Stefania Giannini, rassicura le famiglie coinvolte nel terremoto in Centro Italia. Nessuno perderà l’anno scolastico, dice Giannini. Intervistata dal Messaggero, Giannini spiega: “La scuola sarà garantita a tutti, nessuno perderà l’anno, qualora fosse necessaria una deroga al numero di giorni si farà”, ha detto il ministro. 

“Rispetto al terremoto del 24 agosto, le lezioni ora sono già partite e l’ area è più vasta, comprende le Marche e l’Umbria. Lo spavento si è diffuso. Ma stiamo lavorando su tre tipologie di intervento”. Gianni ha individuato tre soluzioni per le aree colpite dal sisma, “la prima è che sulle coste marchigiane, a San Benedetto, a Fermo, gli istituti hanno già messo a disposizione 8mila posti per chi decide di andar via”. E ancora: “La seconda soluzione riguarda i paesi dove è possibile ancora trovare edifici scolastici agibili: qui l’anno scolastico potrà ripartire organizzandosi magari con i doppi turni”.

La situazione critica resta a Norcia, e nelle Marche, ma “sono già in corso le verifiche, sono i Comuni che indicano poi la data di riapertura”. Quindi la terza soluzione: “Chi resta e ha bisogno di moduli abitativi ad uso scolastico (container, ndr). Spero che per fine novembre, massimo dicembre arrivino davvero in quelle zone dove la gente vuol rimanere. Bisogna creare tutte le condizioni affinche’ possano restare”. 

Per Giannini, “non sarà un anno scolastico ‘arrabbattato’: “No, nei container ci sarà tutto quello che una scuola deve offrire, compresi i laboratori. Sulla costa ogni alunno andrà nella classe che deve frequentare, non ci saranno accorpamenti. Nessuna pluriclasse, solo doppi turni”. “Grazie all’ Anagrafe dell’ edilizia scolastica abbiamo destinato risorse importanti per le misure antisismiche,” ha aggiunto il ministro, “accantonato altri fondi per il controllo diagnostico e interventi successivi”.

“6 miliardi e 700 milioni in due anni. Tredicimila gli interventi effettuati, certo gli edifici sono 42mila, sono vetuste e hanno bisogno di controlli” conclude il ministro, “Ma non mi sento di dire che non sono a norma”. Basta farsi un giro su internet, in effetti, per vedere quante scuole hanno scritto a Renzi denunciando uno stato non sempre ortodosso dei plessi scolastici.

Intanto il ministero della Giannini si prepara ad attribuire il Premio Nazionale Insegnanti lanciato lo scorso 29 maggio, gemellato con il Global Teacher Prize, meglio conosciuto come il Nobel dei docenti. Da una analisi degli 11.000 profili dei partecipanti arrivati al Ministero si può fare una fotografia dell’insegnante tipo in Italia oggi. Si tratta in prevalenza di donne (67%), provenienti dal Centro Sud, alcune che lavorano in aree a rischio, altre che insegnano con alunni disabili. L’età media delle insegnanti è 50-59, quella più rappresentata (38%), seguita immediatamente da quella 40-49 (37%).