Terremoto. La Marcegaglia ringrazia Berlusconi “per quanto fatto in Abruzzo”

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Terremoto. La Marcegaglia ringrazia Berlusconi “per quanto fatto in Abruzzo”

25 Giugno 2009

Un ringraziamento "vero" al premier Silvio Berlusconi è stato rivolto dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, nel corso dell’assemblea pubblica di Farmindustria che si è svolta al polo universitario di Coppito, alla quale hanno entrambi preso parte. "Ringrazio il presidente del Consiglio che in occasione di questo devastante terremoto – ha detto il leader degli industriali – è sempre stato presente personalmente e ha fatto molto per le popolazioni colpite".

Sempre parlando della tragedia che ha colpito l’Abruzzo, la Marcegaglia ha poi aggiunto che "da parte di Confindustria c’è la massima attenzione nei prossimi giorni sul tema della zona franca. Se non la facciamo in un territorio come questo – si chiede la Marcegaglia – dove dovremmo farla? È un territorio che sta soffrendo così tanto". Il presidente di Confindustria ha comunque sottolineato che "la valutazione avverrà a livello europeo". "Le imprese ci sono e vogliono davvero stare vicine alla popolazione per dare loro un contributo vero", lo ribadisce la Marcegaglia a quasi tre mesi di distanza dal sisma che ha colpito l’Abruzzo. "Le imprese sono oggi a testimoniare la volontà di fare il possibile. Qui – ha detto il presidente di viale dell’Astronomia – c’è un distretto dell’industria farmaceutica importante, dove le aziende hanno riaperto un mese dopo il terremoto. Siamo qui a testimoniare la volontà – ha ribadito Marcegaglia – di continuare ad investire e a stare qui".

Il presidente degli industriali ha quindi sottolineato l’importanza di investire nella ricerca e nella innovazione e nel sostenere l’università "senza la quale non possiamo pensare di fare industria. Se vogliamo mantenere la vocazione manifatturiera in questo Paese, noi tutti dobbiamo aggiungere valore, tecnologia e innovazione e questo non può non passare attraverso maggiori investimenti né un nuovo rapporto delle imprese con l’Università". " In questo campo si è fatto qualcosa – aggiunge la Marcegaglia – ma c’è ancora molto da fare. Va bene aumentare i fondi ma bisogna premiare maggiormente il merito. Premiare cioè i migliori, investire nelle eccellenze e abolire la cultura del ‘tutti ugualì, perchè in questo modo si porta la qualità verso il basso".

Parlando agli industriali dal farmaco, il presidente degli industriali ha concordato con loro come la ricerca sia essenziale per il settore farmaceutico, "un comparto che non solo investe molto in ricerca, ha un personale molto qualificato e rappresenta delle eccellenze nel nostro Paese". Da qui però un monito: "Serve alle aziende una stabilità normativa, regole certe che rendano possibile calcolare gli investimenti e agevolazioni per questi ultimi". Marcegaglia a questo proposito chiede che alcune agevolazioni divengano quindi strutturali, ricordando come ad esempio "22 mila imprese che hanno investito non hanno avuto accesso al credito d’imposta". Poi afferma: "C’è un problema di credito di imposta nella ricerca oggi legato a dei clic" e chiede la revisione di un meccanismo basato sulla velocità di accesso delle imprese.

"Se ci verrà confermato quello che abbiamo sentito pensiamo che sia un buon provvedimento", così Emma Marcegaglia, presidente di Cofindustria, valuta il dl fiscale che approderà al Consiglio dei ministri fissato per domani. Il numero uno di viale dell’Astronomia giudica positivamente la detassazione degli utili reinvestiti dalle imprese che, aggiunge, "non riguarda gli immobili, ma i macchinari, la tecnologia, l’innovazione". Bene anche l’accelerazione dei pagamenti della P.A. che, aggiunge Marcegaglia, "riguarda una parte, non tutti. È un provvedimento che chiedevamo da moltissimo tempo". Il presidente di Confindustria spiega inoltre che nella manovra di domani ci dovrebbe essere "anche l’innalzamento del tetto di compensazione tra crediti e debiti d’imposta". Marcegaglia ha parlato all’arrivo all’assemblea di Farmindustria a L’Aquila.

Il presidente di Confindustria, parlando dell’attuale momento economico, ha affermato che "la Cina è in ripresa, gli Usa che sono stati epicentro della crisi, danno alcuni segnali, anche in Europa qualcosa si vede e ieri l’Isae ha dato qualche segnale di miglioramento per la fiducia degli italiani. Non dobbiamo tuttavia abbassare la guardia, non dobbiamo pensare che l’emergenza sia finita, con lo scopo di fare uscire il nostro Paese nel più breve tempo dalla crisi e nelle condizioni migliori". Marcegaglia ha sottolineato che "finora le aziende hanno tenuto, non hanno licenziato" ed è importante "che anche domani arrivino segnali chiari e forti" da parte del Governo. Il presidente si riferisce al decreto fiscale in agenda nel Consiglio dei ministri.

"Abbiamo avuto delle anticipazioni, ci sono delle cose che Confindustria ha chiesto perché riteniamo che siano un supporto vero al sistema delle imprese italiane". Marcegaglia ha in particolare ricordato "il problema dei crediti nei confronti della P.A. Bisogna dare delle risposte, uno Stato che non paga i propri crediti non è degno di un paese civile. Conosciamo il problema del debito pubblico e sappiamo che il paese deve essere con i conti a posto, ma vogliamo che ci sia una risposta, magari graduale, ma una risposta chiara e concreta" al problema dei ritardi nei pagamenti.

Un accenno poi alla sanità, che non è solo spesa farmaceutica. "Bisogna infatti agire sul restante 84% di spesa sanitaria i cui costi sono cresciuti senza limiti. Molte Regioni sono già state commissariate e questo può voler dire che chi ha gestito male vada a casa. Perché – conclude – è bene premiare i bravi, ma occorre punire i meno bravi". Dopo l’annuncio dell’apertura di un espediente all’Italia da parte dell’Ue per il sistema pensionistico, il presidente di Confindustria afferma: "Con tutta l’attenzione del caso, è un tema che va affrontato e stiamo spingendo perché, con tutta la gradualità necessaria, si faccia velocemente anche in un momento come questo". "Il nostro è un paese – ha aggiunto il presidente di Viale dell’Astronomia – con la maggiore percentuale rispetto al Pil investita nel sistema pensionistico".

Poi la Marcegaglia lancia un monito sulla questione delle infrastrutture: "In alcuni casi i soldi non ci sono, in altri invece i soldi ci sono ed i blocchi sono dovuti alla cultura dei ‘no’, dei veti incrociati, che non si può sopportare e che questo Paese deve abbattere". E continua: "E’ necessario aprire i cantieri, soprattutto quelli piccoli".