Terremoto, Mattarella: “Contributo di tutti per ricostruzione”
31 Ottobre 2016
Dopo il terremoto che ha ancora una volta devastato l’Italia Centrale, interviene il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “In questo momento di grande tristezza” per il Paese “occorre naturalmente esprime a tutti i nostri concittadini colpiti sostegno e grande solidarietà. Occorre il contributo di tutti: di ogni territorio, di ogni parte e opinione perché a tanti nostri concittadini in difficoltà venga garantito il diritto a vivere con tranquillità nelle loro case”.
Parlando con i giornalisti a Gerusalemme, dove è in visita di Stato, Mattarella esprime solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. “Sono giorni in cui molti nostri concittadini hanno difficoltà gravi nella loro vita. Occorre sorreggerli e lo Stato deve essere a loro vicino, perché vengano superate queste difficoltà”. “Dobbiamo assolutamente difendere e assicurare la ricostruzione in questi territori”.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non si tira indietro dicendo che “Israele è pronta a inviare aiuti all’Italia per quanto possibile”. “Israele è sempre pronto ad aiutare gli amici italiani”. Dichiarazione importante, dopo le polemiche seguite allo scivolone del ministro per la cooperazione regionale di Gerusalemme, Ayooub Kara, che aveva definito il terremoto di mercoledì scorso “una punizione divina” per il nostro Paese a causa del voto all’Unesco (in cui l’Italia si è astenuta sulla risoluzione che nega le radici ebraiche e cristiane di Gerusalemme).
“Nulla può infrangere il rapporto” tra Italia e Israele “che guarda al futuro” ha detto Mattarella, che ha voluto dedicare il momento della piantumazione dell’ulivo della pace nella Foresta “alla popolazione colpita oggi dal terremoto. Al momento non si hanno notizie di vittime, ma ci sono danni ingenti al patrimonio”. L’inquilino del Quirinale ha fatto appello alle forze politiche “in questo momento di grande tristezza” per il Paese. “L’Intervento è stato pronto ed efficace e naturalmente va tradotto in azioni di solidarietà e sostegno alle popolazioni”.