Terremoto su Expo ma non fermiamo i lavori
09 Maggio 2014
di redazione
Una raffica di arresti si è abbattuta ieri sull’Expo di Milano. La procura di Milano ha accusato di diversi reati il manager Angelo Paris, l’ex funzionario del Pci-Pds, Primo Greganti, l’ex segretario amministrativo della dc milanese Gianstefano Frigerio, l’ex senatore di Forza Italia Luigi Grillo, imprenditori e mediatori. Nelle intercettazioni ambientali diffuse dalla procura si vedono delle immagini in cui Paris e’ al ristorante con Greganti: l’accusa è di aver favorito una cooperativa negli appalti. In un’altra intercettazione ambientale si vedono altri due arrestati che si scambierebbero una bustarella di 15mila euro a Milano. Secondo la procura, il sistema funzionava come uno scambio di favori con avanzamenti di carriera di pubblici ufficiali. "Abbiamo reciso nel più breve tempo possibile i rami malati, proprio per consentire ad Expo di ripartire al più presto", ha commentato il procuratore capo di Milano Bruti Liberati. Ora la magistratura farà il suo corso ed è bene che sulla vicenda e in generale intorno all’Expo 2015 ci sia la massima trasparenza: i lavori per la esposizione universale non possono fermarsi, bisogna arrivare pronti all’appuntamento per accogliere i milioni di visitatori che arriveranno a Milano da tutto il mondo.