Terrore in Belgio: attentatore spara sulla folla e poi si uccide

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Terrore in Belgio: attentatore spara sulla folla e poi si uccide

13 Dicembre 2011

Oggi il Belgio si è tinto di sangue. Quattro persone sono state uccise e oltre 75 sono rimaste ferite in seguito al lancio di granate sulla folla nella piazza principale di Liegi.Gli esplosivi sono stati lanciati da Nordine Amrani, il quale si è suicidato con un colpo alla testa dopo aver seminato attimi di terrore. L’uomo si sarebbe arrampicato su una pensilina di un forno situato nella piazza, da dove avrebbe continuato a sparare all’impazzata, lanciando anche ordigni esplosivi, prima di uccidersi.

L’autore del massacro, il saldatore 32enne Nordine Amrani, era già conosciuto dalla polizia per possesso illecito di armi e stupefacenti. L’attentatore era stato condannato tre anni fa a 58 mesi di prigione per detenzione di armi estremamente pericolose. Quanto alla dinamica dell’attentato, riferisce la stampa belga, le granate sarebbero esplose in prossimità di una fermata di autobus. Il centro di Liegi è stato evacuato e gli elicotteri delle forze dell’ordine continuano a sorvolare l’intera città.

All’epoca dell’arresto nell’abitazione di Amrani, era stato scoperto un vero e proprio arsenale, una dozzina di armi e 9.500 pezzi di armi, e la coltura di 2.800 piante di cannabis. Il tribunale gli aveva inflitto una multa di 11 mila euro e aveva pronunciato un ordine di confisca per 76.500 euro.

Si trattava di armi di altissima pericolosità, tra cui un lancia razzi Law, un AK 47 (un’arma ad alta precisione per i tiratori di elite) e un K31, oltre a centinaia di cartucce di fucile Fal con cavalletto e cannocchiale. Amrani confezionava lui stesso i silenziatori delle sue armi. Al momento dell’arresto, il giovane operaio di Liegi aveva rifiutato di rispondere sulla provenienza e la destinazione delle armi. Fatto questo che ancora adesso, dopo l’attentato e la sua morte lascia aperto molti interrogativi sulle sue reali attività criminali.

Infatti, come ipotizzato dal giornale pakistano Karachi Post l’attacco di Amrani potrebbe essere collegato alla sentenza che si è tenuta ieri 12 Dicembre a Liegi sul caso di Sadia Sheikh che fu uccisa per essersi rifiutata di dare il suo assenso a un matrimonio combinato. Un allarme bomba è stato diramato proprio nella giornata di ieri al palazzo di giustizia di Liegi ed è stato messo subito in relazione a questo caso giudiziario.

Come riferito dal procuratore del Re, Danielle Reynders, oltre all’attentatore, i morti sono un ragazzo di 15 anni, deceduto sul posto, un altro di 17 anni, morto dopo il ricovero in ospedale e un’anziana donna di 75 anni, anche lei morta in ospedale. In attesa che le indagini giudiziarie si svolgano, rimangono aperte tutte le piste.